Coronavirus in Lombardia, quasi 20mila positivi: "Molti ospedali non hanno più posti"

In terapia intensiva 1.006 persone. In aumento i contagi a Milano. Decessi sono 2.186. Sala: il 42% dei cittadini si sposta

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Milano, 19 marzo 2020 – Emergenza Coronavirus, sono 19.884 (+2.171) i casi positivi in Lombardia. Sono 7.837 i ricoverati in ospedale (con un aumento nettamente inferiore rispetto a ieri), sono 1.006 le persone in terapie intensiva (+82). I decessi continuano a crescere: a oggi sono morte 2.168 persone. "Stiamo allentando troppo i nostri comportamenti sociali – ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera -. C'è ancora troppa gente in giro. È una fatica per giovani, anziani, per tutti. Parleremo con governo perché questi dati dicono che continua a crescere". In serara c'è stato un colloquio tra il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso del quale il presidente della Regione ha chiesto la chiusura di uffici e cantieri e la presenza in strada dell'Esercito, per garantire il ferreo rispetto delle norme. 

I dati delle province

La provincia di Bergamo resta ad oggi quella in cui si registrano più casi di coronavirus in Lombardia: 4.645 (+340 rispetto a ieri) e anche in quella di Brescia i contagi sono saliti ampiamente oltre i 4 mila, pari a 4.247 (+463). Nella provincia di Milano ci sono 3.278 casi (+634),  1.078.e in solo nel Comune di Milano. Nella provincia di Cremona i casi sono 2.286 (+119). Nella provincia di Lodi dove si era verificato il focolaio iniziale oggi i casi sono 1.528 (+83). In quella di Como 338 (+52), in quella di Lecco 530 (+64), in quella di Monza e Brianza 495 (+94) in quella di Mantova 636 (+122), in quella di Pavia 1.011 (+33),in quella di Sondrio 155 (+80) e in quella di Varese 310 (+45).  "Noi stiamo facendo  di tutto ma se non sono i cittadini che combattono questa battaglia non ci sarà efficacia e concretezza del sistema sanitario che tengano per poter fornire cure corrette. Gli ospedali ospedali sono in fatica assoluta. Noi stiamo combattendo ma c'è bisogno che il motore siano i cittadini. Andremo a chiedere restringimento delle misure su attività e trasporti". 

Trasferimenti e personale medico

Sono stati 29 i trasferimenti di pazienti. Le domande arrivate sul fronte del reclutamento personale sono 3.200. "Stanno arrivando molti specializzandi e a loro va il nostro grazie - ha detto Gallera -. Oggi ho avuto call con consoli e sottosegratrio Rizzi e a loro abbiamo dato indicazioni su gestione emergenza e chiesto di farsi portatori del nostro messaggio nei loro Paesi. Oggi abbiamo bisogno noi ma domani potremo essere noi d'aiuto ad altri. Stiamo inoltre inviando una proposta a medici di medicina generale con telemedicina e tutela soggetti fragili"

Ospedale da campo di Bergamo

"La Regione non ha mai voluto bloccare ospedale da campo a Bergamo perché è a sostegno di un presidio in forte difficoltà – ha detto Gallera -. Sono tanti ospedali allo stremo e stiamo cercando di alleggerire la fatica degli operatori, soprattutto per avere ancora una capacità di ricovero. In molti presidi non c'è un letto disponibile. Ma abbiamo aperto un numero enorme di posti letto in questi giorni. Oggi mancano per terapie intesive i respiratori – anche se stanno arrivando grazie a Protezione Civile-  e c'è il tema del personale. Per costruire luoghi che diano risposta e cura abbiamo bisogno di personale. Oggi la maggiore criticità è questa". 

"Esploriamo tutte le strade. Ma le attiviamo solo quando siamo in grado di portarle a termine. Per questo ieri abbiamo chiesto di differire l'ospedale da campo perchè non c'era certezza di recuperare personale in Italia o all'estero. Oggi il Presidente della Croce Rossa cinese ha detto che ci staranno vicini, molti medici e infermieri sono pronti ad arrivare. Se abbiamo questa certezza possiamo iniziare lavori perché comunque c'è contingente specializzato di Areu che coordinerà attività e indirizzare personale che stiamo reclutando. Abbiamo una prospettiva seria. Ora abbiamo avuto conferma che c'è fattibilità operativa. Abbiamo avuto anche conferma da Farnesina e Cuba che sabato mattina 53 infermieri e medici formati (hanno combattuto Ebola) arriveranno. Allevieranno fatiche di Crema. Presto partirà anche ospedale Ong a Cremona". 

L'assessore alla protezione civile Pietro Foroni ha sottolineato: "Un grazie va ai 7.129 volontari di Protezione civile che sono attivi in regione Lombardia a sostegno del sistema sanitario e delle amministrazioni. Ieri a Bergamo è stato fatto un sorpalluogo tecnico – ha detto Foroni -. Ringrazio Alpini che hanno messo a disposizione ospedale da campo che è un fiore all'occhiello. Avrà specifiche finalità legate a Coronavirus. A breve partirà l'esecuzione e in 72-96 ore le tensostrutture saranno pronte. Ci sono persone che hanno visione chiara e sono pronti a lavorare giorno e notte. C'è ospedale militare a disposizione a Crema, che potrebbe essere pronto già da sabato". 

Mascherine e dispositivi

"Per quanto concerne le mascherine – ha detto l'assessore al Bilancio Davide Caparini -. Stiamo competendo con varie nazioni per 57milioni di mascherine confermate e comprate e sono arrivate in Lombardia e già sono stati usati circa 4 milioni di pezzi. Ovviamente li distribuiamo subito a chi è al fronte, a chi è contatto col virus. La nostra ambizione è quella di darla a tutti e mettere i cittadini nelle condizioni di proteggersi. Non protegge solo noi ma chi c'è intorno a noi, soprattutto chi è più fragile. Questo insieme al rispetto delle norme igienico-sanitarie". Sul fronte del materiale per i presidi ospedalieri: "Abbiamo acquistato 611 letti di terapia intensiva, 281 respiratori polmonari che integreranno quelli della Protezione Civile. Sono inoltre stati acquistati 9.441 caschi ventilati. Lo sforzo è immenso ed è proprio per questo che serve anche supporto economico. Ma l'appello fondamentale è rispettare le regole".

I dati delle celle

Fabrizio Sala, vice presidente della Regione, ha fornito i dati (anonomi) provenienti dalle celle dei cellulari: "Ultimo dato evidenzia un 42% di movimento rispetto a un giorno normale (preso come riferimento il 20 febbraio). Lunedì era il 43%. Anche ora comunque è troppo, c'è troppo movimento. Domani faremo analisi su fasce orarie in modo da dare informazioni più precise e decidere come comportarci in merito".

Il mondo della ricerca

"Il mondo della ricerca e scienza si è messo in moto da tempo per fronteggiare questa emergenza e studiare virus e comportamento del virus – ha aggiuntio Sala -. Abbiamo deciso di dare una mano a questo mondo, sorpattuto ha chi ha idee ma non ha mezzo. Da domani sul sito www.openinnovation.regione.lombardia.it apriremo manifestazione di interessi per coinvolgere soggetti per collaborino con noi, per un totale di 4 milioni di euro. Cerchiamo sviluppo di antivirali e terapie per risposta rapida, per sviluppo di terapie , diagnostica (tamponi express ad esempio). Faremo fare a migliori scienzati valutazione scientifica e poi finanziamo progetti. Abbiamo finanziato anche ricerca su immunologia, io penso che tra qualche giorno il mondo della ricerca qualcosa potrà dirci in stima per il futuro. Ci vorranno diverse settimane ma avremo presto qualche dato più concreto". 

Fontana: "Misure più rigide, fermare tutte le attività"

Il presidente della Lombardia Attilio Fontana si è presentato all'ormai consueto punto stampa in Regione indossando la mascherina. Lo ha fatto con al suo finaco il vicepresidente della Cri cinese Sun Shuopeng. "Colui che ha gestito quanto accaduto a Wuhan in maniera diretta - ha sottolineato Fontana - è stupito della troppa gente nelle strade", troppa gente ad usare il trasporto pubblico "e poca gente con le mascherine". "I suoi primi consigli - ha aggiunto - sono che le misure sono troppo poco rigide". Il governatore ha ribadito: "Bisognerà chiedere al nostro governo che vengano emessi provvedimenti piu' rigorosi di quanto non sia stato fatto". "Oggi parlerò con il presidente del Consiglio - ha aggiunto Fontana - per capire cosa si potrà fare". 

Lo stesso concetto è stato ripetuto Sin Shuopeng: "Bisogna fare in fretta, bisogna fermare tutte le attività economiche e fermare la mobilità. Le persone devono stare a casa in quarantena e devono essere preparati". "Tutti sono coinvolti nella lotta al Covid-19, non solo il governo, non solo il personale medico. Tutti i cittadini devono essere coinvolti e seguire le misure di contenimento", ha aggiunto. Poi, ha sottolineato:  "La vita è la cosa più importante. Non c'è una seconda scelta di fronte alla vita". Tutti devono "essere coscienti che se vengono aumentate le misure di quarantena diventa piu' facile combattere la malattia", ha esortato Shuopeng. Che ha inoltre fatto presente che nella citta' di Wuhan "dopo un mese di quarantena abbiamo potuto realizzare l'ospedalizzazione di tutte le persone che ne hanno avuto bisogno, mentre in Italia purtroppo le policies non sono cosi' strette". 

Nuove aree Terapia intensiva al Policlinico

Nuove aree di Terapia intensiva sono state allestite al Policlinico di Milano, in prima linea contro l'emergenza Covid-19 con i suoi medici, anestesisti, infermieri e tutto il personale ospedaliero. "Anche grazie all'aiuto di tanti cittadini - informano dall'Irccs di via Sforza - siamo riusciti nelle ultime ore ad allestire nuovi spazi di Terapia intensiva per i pazienti che mostrano complicanze respiratorie a seguito dell'infezione da coronavirus". Al momento le aree dedicate sono quelle della Palazzina De Palo - con 15 nuovi letti di Terapia intensiva - e del Padiglione Sacco, con ulteriori 20 letti. Nel giro di poche ore, inoltre, sono stati attivati ulteriori 90 letti al Padiglione Monteggia e altri 14 posti letto alla clinica Mangiagalli.

La Bocconi mette a disposizione due edifici

Disponibilità di due edifici per ospitare strutture sanitarie di emergenza e una donazione di 200mila euro a favore di Regione Lombardia. Sostegno emergenza Coronavirus e Comune di Milano. Fondo di mutuo soccorso: sono le azioni concrete messe in campo dall'Università Bocconi per sostenere lo sforzo delle istituzioni, delle strutture sanitarie e della cittadinanza di Milano e della Lombardia particolarmente colpite dall'emergenza sanitaria da Covid-19. L'Università ha inoltre lanciato una raccolta fondi aperta a studenti, professori, staff e alumni sulla piattaforma giving.unibocconi.it a sostegno delle campagne di Regione Lombardia e Comune di Milano.