Gigantesco blackout colpisce l'Asia centrale. Potrebbe succedere anche in Italia e Europa?

Senza elettricità milioni di persone. Aeroporti in tilt. Cosa sta succedendo. La colpa potrebbe essere di siccità e criptovalute

Blackout (Archivio)

Blackout (Archivio)

Roma, 25 gennaio 2022 - Un blackout elettrico su larga scala sta interessando le capitali dell'Uzbekistan, del Kirghizistan e il centro economico del Kazakistan, Almaty. Lo riferiscono i corrispondenti dell'Afp sul posto. Un portavoce del ministero dell'Energia del Kirghizistan ha detto che l'elettricità è venuta a mancare «a causa di un incidente nella rete energetica regionale».

I motivi del blackout

Il blackout si è esteso anche alle province di tutte e tre i Paesi. Il ministero dell'Energia dell'Uzbekistan ha affermato sul suo canale ufficiale Telegram che l'interruzione di corrente è stata innescata da un incidente nella rete elettrica del Kazakistan, ma senza fornire ulteriori dettagli. «A seguito di un grave incidente sulla rete della Repubblica del Kazakistan, si è verificata un'interruzione di corrente nelle città di Almaty, Shymkent, Taras, Turkestan (regioni) e nelle aree adiacenti», si legge nella nota. «La rete elettrica uzbeka, che è collegata alla rete elettrica unificata, è stata danneggiata a seguito di un incidente che ha portato a improvvisi cambiamenti di tensione e frequenza su 530 linee dal Kazakistan», ha aggiunto. Secondo i media, l'aeroporto internazionale di Manas a Bishkek (nel Kirghizistan) ha dovuto ricorrere a una fonte di alimentazione di emergenza. «L'aeroporto è operativo, ma non a pieno regime», si legge in un comunicato citato dai media locali.

Colpa di siccità e criptovalute?

La rete dell'Asia centrale è stata sovraccaricata dalla siccità, che ha inciso sulla capacità idroelettrica in Kirghizistan, e dal boom dell'attività di mining per le criptovalute, dopo che i principali operatori del settori si sono trasferiti in Kazakhstan dalla Cina, dove l'attività di estrazione è stata bandita. La creazione di criptovalute richiede infatti un'enorme potenza di calcolo e quindi di energia.

L'Europa e la paura blackout

A fine 2021 si era diffusa la paura di un gigantesco blackout nei Paesi europei tanto che in Spagna c'era stato un vero e proprio assalto alle ferramenta per acquistare materiale utile in caso di emergenza. Una paura determinata dall'enorme consumo di energia con picchi iniziati subito dopo l'estate in concomitanza con la forte ripresa economica del periodo "post-Covid". Paure non completamente infondate ma comunque remote (la spiegazione dell'esperto) alle quali in questa fase si somma la possibilità di un diminuzione delle forniture di gas dalla Russia, con Putin che potrebbe chiudere il rubinetto dei gasdotti verso i Paesi del vecchio continente in concomitanza di un conflitto armato con l'Ucraina ed eventuali sanzioni dell'Unione Europea nei confronti della Federazione russa.