Arcuri indagato per abuso d'ufficio e peculato: guai per l'acquisto di mascherine cinesi

L'ex commissario all'emergenza Covid nei giorni scorsi è stato ascoltato dai magistrati

Domenico Arcuri

Domenico Arcuri

L'ex Commissario per l'EmergenzaCovid, Domenico Arcuri, è stato ascoltato dai pubblici ministeri Varone e Tucci della Procura di Roma, in relazione alla nota inchiesta sulle mascherine per le fattispecie di abuso d'ufficioe peculato.

Domenico Arcuri, interrogato sabato a Roma, risulta indagato per abuso d'ufficio e peculato nell'ambito dell'indagine che coinvolge, tra gli altri, gli imprenditori Mario Benotti, Andrea Vincenzo Tommasi ed Edisson Jorge San Andres Solis. L'ex capo della struttura commissariale venne iscritto anche per il reato di corruzione, fattispecie per la quale i pm capitolini, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, hanno sollecitato l'archiviazione. 

È quanto comunica l'ufficio stampa dell'ex Commissario, secondo cui «è stato così possibile un confronto e un chiarimento che si auspicava da molto tempo con l'Autorità giudiziaria, rispetto alla quale sin dall'origine dell'indagine Arcuri ha sempre avuto "un atteggiamento collaborativo, al fine di far definitivamente luce su quanto accaduto".

La Guardia di Finanza, su disposizione della procura di Roma, ha notificato alla struttura commissariale nazionale e alle strutture regionali un decreto di sequestro in relazione alle mascherine provenienti dalla Cina, risultate non regolari, e finite al centro dell'inchiesta in cui sono indagati tra gli altri il giornalista Rai in aspettativa Mario Benotti, Andrea Vincenzo Tommasi ed Edisson Jorge San Andres Solis. Il reato contestato dai pm Gennaro Varone e Fabrizio Tucci è frode nelle pubbliche forniture.  Le indagini riguardavano affidamenti per un valore di 1,25 miliardi di euro, effettuati dal commissario straordinario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri a favore di tre consorzi cinesi, per l'acquisto di oltre 800 milioni di mascherine, con l'intermediazione di alcune imprese italiane che hanno percepito commissioni per decine milioni di euro.