Rissa tra ragazzini finisce con un colpo di cacciavite

Il sindaco: "Preoccupante che questi giovani si aggirino armati di punteruoli e li usino"

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"Siamo preoccupati per quel che succede. Comunque i sette ragazzini che hanno scatenato la rissa sono stati tutti identificati". Così il sindaco di Pandino Piergiacomo Bonaventi (nella foto) dopo quel che è accaduto sabato intorno alle 22.15 in piazza Castello, dove sette ragazzini si sono dapprima insultati e poi hanno scatenato una rissa che è finita con un giovane in ospedale. C’è da dire che il gruppo aveva già avuto frizioni intorno alle 20.30, sempre in piazza Castello, ma in quel frangente i giovani si erano limitati agli insulti.

Quando più tardi gli stessi ragazzi si sono ritrovati gli uni davanti agli altri, sono ripartite le offese. Ma quattro di loro non si sono accontentati di prendersi a parolacce e hanno scatenato una rissa e poi, come si vede dalle immagini delle telecamere del Comune, uno di loro ha colpito con un gesto molto rapido a una spalla, probabilmente con un punteruolo o un cacciavite, uno dei rivali che è rimasto ferito.

La mossa dell’aggressore è stata molto fulminea, tanto che dalle immagini non si riesce a capire da che cosa sia stata provocata la ferita, anche si esclude che si sia trattato di un coltello. Sul posto sono arrivati in breve sia la Polizia locale sia i carabinieri. Tutti e sette i protagonisti della rissa sono stati fermati, portati al Comando e lì identificati. Alcuni di loro sono minorenni e quindi sono stati chiamati i genitori per renderli edotti di quel che era successo.

"Non si tratta dei soliti ragazzi da noi conosciuti – dice Bonaventi – che di tanto in tanto scatenano risse in paese. Di questi sette elementi, due sono già noti alle forze dell’ordine nonostante la loro giovane età e altri due sono minorenni. Inoltre, nessuno è residente qui ma provengono da paesi limitrofi. Diventa difficile controllare questi fenomeni perché i ragazzi decidono dove andare chiamandosi con WhatsApp solo all’ultimo minuto. Un fenomeno che dobbiamo comunque controllare per evitare che diventi ancora più pericoloso. E, lo sottolineo, è preoccupante che questi giovani vadano in giro con coltelli o punteruoli e non ci pensino troppo prima di usarli, con effetti che possono diventare irreparabili".

Pier Giorgio Ruggeri