REDAZIONE CREMONA

Don Natale lascia San Bernardino, fedeli increduli

Un fulmine a ciel sereno, quello provocato dal parroco da sette anni del popoloso quartiere

AMATISSIMO Don Natale Grassi Scalvini, 57 anni

Crema, 9 novembre 2015 - Un fulmine a ciel sereno, quello provocato da don Natale Grassi Scalvini, parroco da sette anni del popoloso quartiere di San Bernardino, al quale è stata aggiunta anche la limitrofa parrocchia di Vergonzana. Ieri, durante la messa principale, al termine dell’omelia ha annunciato che lascerà la parrocchia. Don Natale, 57 anni, noto per le sue passioni per la montagna e l’elettronica, ha avvertito i suoi parrocchiani che il vescovo di Crema, monsignor Oscar Cantoni, lo ha scelto come suo interlocutore nelle cause di nullità matrimoniale. Come tale, dovrà seguire tre corsi della durata totale di un anno a Roma. La prossima settimana farà un viaggio a Roma per stabilire dove risiederà durante i corsi e al più tardi si trasferirà nella capitale nelle festività natalizie.

L’annuncio è stato accolto dapprima con incredulità e poi con un certo disappunto dai parrocchiani. Don Natale ha saputo costruire bene in un tessuto sociale che vede la presenza di stranieri provenienti da 43 Paesi diversi, ha fatto crescere l’oratorio, ha consentito che le mamme arabe potessero insegnare ai figli la lingua madre, utilizzando un salone dell’oratorio, ha ristrutturato il teatro che ora ospita una rassegna di grande successo, Stelline. Parecchi parrocchiani gli hanno chiesto di mantenere il suo posto in parrocchia e di rientrare al termine del corso come parroco, visto che la nuova figura che andrà a interpretare non contrasta con i compiti di parroco. E sembra che nei prossimi giorni saranno raccolte le firme per portare una lettera al vescovo nella quale si chiede di far rientrare don Natale dopo gli studi romani a San Bernardino.

di PIER GIORGIO RUGGERI