"Cerco la felicità solo nel presente"

Francesco Gabbani sbarca sabato allo Stadio Comunale di Breno: metto sempre al centro la canzone

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BRENO (Brescia)

di Andrea Spinelli

Mentre “Peace & Love” continua a giocarsela in classifica con gli altri tormentoni di questa incerta estate musicale, Francesco Gabbani sbarca sabato prossimo allo Stadio Comunale di Breno per raccontarsi tra le introspezioni di quel Volevamo Solo Essere Felici Tour che scava tra umori e successi col muscoloso supporto del fratello Filippo alla batteria, di Lorenzo Bertelloni alle tastiere, di Giacomo Spagnoli al basso e di Marco Baruffetti alla chitarra.

Francesco, dopo le platee da mille persone della scorsa estate, trova ora stadi, piazze, luoghi d’arte e teatri a capienza.

"Questo spettacolo mette al centro la canzone. Così, ho provato a mettere in piedi uno show che non si perdesse troppo in fronzoli ed effetti speciali, ma puntasse tutto sull’energia, sul valore e le emozioni di quelle canzoni che rimangono il presupposto fondamentale per cui salgo sul palco e faccio musica. Spero che questo piacere si colga, così come spero si avverta la mia grande gioia di tornare a vivere la dimensione live, di non avere vincoli e di assaporare appieno emozioni che il periodo appena trascorso aveva finito per svuotare un po’".

Ciascuno ha la propria felicità.

"Per molti ricercare la felicità significa proiettarla nel futuro, come se si dovesse raggiungere a una meta. Io invece provo a trovarla nel presente; non è facile, ma a volte basta semplicemente cambiare il punto di vista. Nel titolo ho aggiunto quel ‘solo’ per sottintendere un filo di malinconia, sentimento che mi attrae. Non l’intendo come qualcosa di negativo, ma una chiave d’accesso ai ricordi".

In concerto esegue tutto il nuovo album.

"Assecondando il flusso queste dieci nuove canzoni raccontano il mio ping pong tra positività e malinconia. È vero che il pubblico conosce soprattutto il lato più allegro e spensierato del mio carattere, ma io sono anche altro. Prima il giudizio degli altri, quando si fermava in superficie, finiva col pesarmi un po’, mentre ora amo essere quello che sono. E se a qualcuno non piaccio, provo a farmene una ragione".

Oltre a pubblicare “Volevamo solo essere felici”, in primavera ha debuttato su RaiUno come conduttore dello show ambientalista “Ci vuole un fiore” e al cinema nella commedia sentimentale di Marco Martani “La donna per me”.

"Se quella del cantautore è la vita che mi sono scelto, le esperienze di conduttore televisivo e d’attore mi sono state proposte. Il film Martani, in particolare, mi ha proiettato in una dimensione nuova; che si tratti di tv o di videoclip, infatti, sono abbastanza abituato a stare davanti alle telecamere, ma il cinema è qualcosa di completamente diverso. Lì devi saper usare l’espressività e anche il movimento di un sopracciglio provoca valanghe".

Com’è ora il suo karma?

"Buono, perché posso finalmente affrontare le cose con serenità".