Olgiate Comasco, alla Sisme: torna lo spettro della cassa: "Scelte sbagliate e ritardi"

La più grande azienda metalmeccanica comasca è ancora in crisi. L’allarme dei sindacati

Sisme di Olgiate Comasco

Sisme di Olgiate Comasco

Olgiate Coamsco, 13 dicembre 2019 -  Torna lo spettro della cassa integrazione alla Sisme, la più grande azienda metalmeccanica comasca che torna a far preoccupare le organizzazioni sindacali e la Rsu per il mancato raggiungimento degli obbiettivi negli ultimi due anni. "Malgrado i numerosi proclami il progetto di Industria 4.0 non ha prodotto salti di qualità nell’innovazione e risultati tangibili – spiegano le parti sociali – Al contrario le scelte strategiche dell’azienda hanno prodotto pesanti ritardi sulla produzione. Ad esempio, l’investimento realizzato sulla linea dei motori Cappe Brushless che ad oggi non viene utilizzata". Sindacati e Rsu denunciano i carichi di lavoro eccessivo.

"Per traguardare il futuro e accettare le sfide che il mercato propone, serve mantenere lo stesso livello occupazionale mettendo il personale adibito, nelle migliori condizioni organizzative che ad oggi non ci sono sufficienti – proseguono - La RSU ha sempre cercato di gestire la confusione organizzativa causata dalle discutibili scelte aziendali, affrontando situazioni di disagio produttivo e ambientale permettendo all’azienda di produrre ai livelli attuali. I dipendenti hanno lavorato molte ore aggiuntive rispetto al normale orario di lavoro, nonostante periodi in cui le condizioni climatiche sono state proibitive, con un contributo aziendale minimo e con interventi insufficienti a mitigare il problema, nonostante le nostre preventive sollecitazioni". Non è stata presa bene dai lavoratori la scelta di Sisme di appropriarsi del fondo RSU che veniva utilizzato per finanziare attività di valore sociale a favore dei dipendenti e delle Onlus.