Tempio Voltiano sempre più “malato”: l’intonaco si sgretola e cade sui turisti

Como, il monumento al figlio illustre della città rischia di chiudere ancora

Crollo di intonaco dal soffitto (Cusa)

Crollo di intonaco dal soffitto (Cusa)

Como, 12 giugno 2017 - Ancor prima che i selfie diventassero di moda c’era chi si presentava sul lungolago di Como con diecimila lire in mano per farsi fotografare sullo sfondo del Tempio Voltiano, effigiato insieme al volto dello scienziato sulla banconota. I bei tempi del monumento dedicato al più illustre cittadino di Como sono terminati più o meno una decina di anni fa, quando con il passaggio all’euro il suo nome e la sua storia sono finiti nel dimenticatoio. Così per il tempio inaugurato nel 1928, in concomitanza con l’esposizione celebrativa per il primo centenario della morte dell’inventore della pila, è iniziato un lungo oblio. I biglietti staccati per l’ingresso al piccolo museo ospitato all’interno della struttura sono diventati talmente pochi che in alcuni giorni dell’anno li si può contare sulle dita di una mano, mentre le scolaresche hanno lasciato il posto ai turisti americani che preferiscono aggirarsi per la città sulle tracce di George Clooney.

Come se non bastasse adesso a preoccupare è anche l’intonaco che ricopre la volta della struttura, rimasto per quasi un secolo senza manutenzione alcuna: si sta sgretolando a causa delle infiltrazioni e rischia di cadere in testa ai pochi visitatori. Il primo avviso lo si ebbe già l’estate di tre anni fa quando il tempio e il suo piccolo museo che ospita diversi memorabilia dello scienziato, scampati al rogo che devastò l’Esposizione voltiana del 1899, rimasero chiusi per alcuni mesi. A tre anni poco o nulla è cambiato, anzi nei giorni scorsi i tecnici del Comune hanno indicato la necessità di circoscrivere alcune porzioni degli intonaci del soffitto, non decorati, per effettuare una diagnosi del loro stato che poi si estenderà anche al piano terra. Nelle prossime settimane la loro relazione verrà inviata alla Soprintendenza per valutare insieme un intervento, si spera, questa volta definitivo. Così il Tempio Voltiano rischia di chiudere un’altra volta e chissà per quanto ancora. Intanto ai pochi turisti che oggi hanno pagato i due euro d’ingresso per visitarlo non resta che fare la gimcana tra le transenne, posizionate al suo interno per evitare che il pesante intonaco spesso anche quattro centimetri cada loro in testa. «Un monumento all’inventore dell’elettricità? Pensavo fosse dedicato a Thomas Edison» commenta sconsolata una coppia di americani all’uscita.