Travolge e uccide un pedone, poi scappa: positivo all'alcoltest

Olgiate Comasco, è un ragazzo di 25 anni. La vittima sbalzata di 15 metri

Per l'uomo non c'è stato nulla da fare

Per l'uomo non c'è stato nulla da fare

Olgiate Comasco (Como), 9 febbraio 2021 - Un tasso alcolemico di 1.56, sceso a 1.51 dopo pochi minuti, quando i carabinieri hanno ripetuto l’alcoltest e Mosè Broggi, il ventisettenne di Solbiate, che domenica sera ha investito e ucciso Parvez Akhtar, pakistano di 65 anni, che stava attraversando la strada sotto la sua abitazione, dove viveva con la moglie. Un omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dall’omissione di soccorso avvenuta nell’immediatezza per la quale Broggi, come impone la legge, è stato arrestato.

A brevissimo sarà interrogato dal gip, che deciderà se convalidare l’arresto, come ha chiesto il sostituto procuratore Maria Vittoria Isella, e se disporre una misura cautelare. L’incidente è avvenuto alle 18.30 in via Roma, e per la precisione in corrispondenza delle strisce pedonali che regolano l’intersezione con via Martinelli e via Buonarroti. Il ventisettenne, alla guida di una Ford Fiesta, ha urtato la vittima, che si era appena immessa sulla strada. Sbalzato a una quindicina di metri di distanza dal punto di impatto, Akhtar era rimasto a terra agonizzante, mentre l’auto di allontanava. Il medico del 118 ha cercato di mantenerlo in vita per quasi un’ora, con manovre rianimatorie disperate, prima di far partire l’ambulanza verso il pronto soccorso del Sant’Anna. Dove l’uomo è morto poco dopo l’arrivo. Nel frattempo, l’investitore si era ripresentato sul luogo dell’incidente, accompagnato dal padre, consegnandosi ai carabinieri, e andando incontro alle conseguenze previste dalla legge sull’omicidio stradale. Sottoposto a un primo test alcolemico alle 20, aveva un tasso di 1.56, sceso a 1.51 dieci minuti dopo, quando è stato ripetuto l’etilometro. Oggi il medico legale Giovanni Scola, incaricato dalla Procura, svolgerà l’autopsia, fondamentale per determinare le ferite che hanno causato la morte del sessantacinquenne, e la dinamica dell’urto che non gli ha lasciato scampo. È il primo accertamento tecnico, a cui potrebbero farne seguito altri, per integrare i rilievi dei carabinieri di Olgiate Comasco.