Nel giro di poche ore, le stesse condotte di gravi maltrattamenti in famiglia hanno portato in carcere due uomini, a Lomazzo e a Olgiate Comasco. Nel primo caso sono intervenuti i carabinieri di Lomazzo, che hanno arrestato un cinquantenne di origine kenyota, già indagato a piede libero per l’aggressione alla moglie avvenuta nei giorni scorsi. La donna, 33 anni, la sera del 25 gennaio si è rivolta ai militari denunciando maltrattamenti subiti sia da lei che dalle figlie, entrambe minori, subito entrate nel protocollo di tutela delle vittime di maltrattamenti, e collocate in una struttura protetta. A carico dell’uomo, che alle spalle ha già condanne per altri reati, ed era sottoposto alla misura di affidamento in prova dallo scorso aprile, il Magistrato di Sorveglianza di Varese ha revocato il provvedimento sostituendolo con la carcerazione. Il cinquantenne stava infatti scontando la pena di un anno e mezzo di condanna, emessa del Tribunale di Pesaro per reati uso di atto falso e fuga con omissione di soccorso in seguito a un incidente stradale con feriti. Il secondo arresto è stato eseguito ieri mattina a Olgiate Comasco, nei confronti di un uomo italiano di 51 anni, che durante la notte, alterato dall’alcol, aveva minacciato e offeso moglie e le due figlie, lasciandogli addosso diverse suppellettili trovate in casa. Davanti alla pericolosità dimostrata dall’uomo, il magistrato di turno della Procura di Como, Michele Pecoraro, ha disposto il suo arresto.
Paola Pioppi