Lavoratori del tribunale . Stato di agitazione congelato

I lavoratori del tribunale di Bergamo hanno sospeso temporaneamente lo stato di agitazione per permettere un incontro con il ministero della Giustizia. La protesta è stata causata dalla modifica unilaterale dell'orario di lavoro e dalla carenza di personale.

Per il momento lo stato di agitazione è congelato per due settimane, il tempo affinchè un rappresentante del ministero della Giustizia sia presente e ascolti i motivi della loro protesta. Sono i lavoratori del tribunale di Bergamo che ieri mattina hanno tenuto un’assemblea per informare i colleghi della decisione. Venerdì mattina una delegazione era a un incontro con il prefetto a cui era intervenuto anche il presidente del tribunale, Cesare De Sapia e il dirigente amministrativo Sergio Cammarano. Ma quali sono le ragioni della protesta? La cronica carenza di organico amministrativo, ma la questione che ha dato il la allo stato di agitazione è stata la "scelta unilaterale" da parte della dirigenza di modificare un precedente accordo sull’orario di lavoro raggiunto tra le parti nel 2017. In pratica i dipendenti potevano gestire il surplus di ore lavorate (al massimo nove in un mese) recuperandole durante altre giornate lavorative. Su questo “beneficio“ poi tolto, e non solo su questo i rappresentanti dei lavoratori chiedono un nuovo incontro. In caso contrario, i rappresentanti sindacali Leopoldo Chiummo (Fp Cgil), Fabio D’Aniello (Fp Cisl), Francesca Mezzanotte (Flp) e la portavoce Rsu Stella Barbera, hanno annunciato che ripartirà lo stato di agitazione.