Erba, tragico incidente: muore annegato in un tombino

Giorgio Spiga era un pensionato tuttofare

Il condominio a Erba e Giorgio Spiga

Il condominio a Erba e Giorgio Spiga

Erba, 11 aprile 2018 - Giorgio Spiga era un anziano “tutto fare”. Uno di quei vicini di casa preziosi, capaci di aggiustare qualsiasi cosa. E così ieri, poco dopo l’alba, è sceso nel box del condominio di via Cattaneo a Erba dove vive con la moglie Anna, per  liberare un tombino occluso dopo le forti piogge del giorno prima.  Ci è caduto dentro ed è morto. È una tragedia ancora inspiegabile quella che ha colpito la famiglia erbese e i vicini di casa della palazzina rossa, proprio di fronte al vecchio bar di via Zappa, quello che una volta era conosciuto come “La Beccaccia”.

È stata la moglie a scoprire il marito senza vita. Non lo vedeva rientrare. Era passato già molto tempo da quando Spiga, intorno alle 7 del mattino, aveva imboccato la rampa di scale che scende verso i box. È scesa a sua volta per sincerarsi e l’ha trovato infilato a testa in giù in trenta centimetri di acqua. Probabilmente è morto soffocato, ma nessuno era presente al momento dell’incidente. Quando ha sollevato il tombino potrebbe essere stato colto da un malore oppure le esalazioni potrebbero averlo fatto perdere i sensi. La donna ha chiesto aiuto, ha chiamato i vicini di casa che poi hanno allertato i soccorritori e i vigili del fuoco, ma quando i primi uomini in divisa hanno imboccato la rampa che scende verso i box era già chiaro che non c’era più nulla da fare.

L'anziano era già morto.  I carabinieri della stazione di Erba sono rimasti sul posto per parecchio tempo  per cercare di capire la dinamica dell’incidente. Hanno anche sentito una vicina di casa che non si era accorta di nulla e probabilmente era passata accanto al tombino senza intuire che poco prima si era già verificata la tragedia e il vicino di casa era lì. È salita in auto ed è andata a lavorare. Spiga era solito occuparsi dei lavori che riguardano il condominio. Anche l’amministratore era al corrente della sua attività.  «È una tragedia. Non capiamo come possa essere successo. È stata la moglie Anna a trovarlo lì dentro. Era un uomo che si dava da fare per tutti. Aveva anche un’attività a Erba nella quale aggiustava apparecchi elettronici», commenta la vicina. Nelle prossime ore il magistrato di turno deciderà se disporre l’autopsia o altri accertamenti per chiarire le cause della morte.