Covid, anche gli infermieri possono andare in ferie

L’infezione molla la presa nel Comasco "Diminuzione dei contagi ma restiamo in allerta"

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Finalmente anche in provincia di Como il Covid sembra aver mollato la sua presa, nell’ultima settimana i positivi sono stati 942 a fronte di 16.278 tamponi effettuati con un’incidente di 160 ogni centomila abitanti, contro i 170 della scorsa settimana. "Dal 9 al 15 aprile c’era stata una diminuzione rispetto al periodo dal 16 al 22, poi il periodo dal 23 al 29 aprile è stato abbastanza preoccupante per l’aumento dei nuovi positivi – ha riassunto la situazione il dottor Giuseppe Catanoso, direttore sanitario di Ats Insubria – In quest’ultima settimana fortunatamente registriamo una diminuzione dei contagi. Ci fa ben sperare ma dobbiamo sempre prestare la massima attenzione". Insieme all’andamento della curva dei contagi si sta riducendo anche l’età media delle persone infettate, i nuovi casi riguardano nella maggior parte dei casi i giovani. "La situazione migliora anche all’interno delle scuole – prosegue Catanoso - sono 25 gli istituti che registrano più casi ma solo 2 classi hanno avuto un focolaio nel periodo dal 26 aprile al 2 maggio. Como va benissimo mentre Varese nelle settimane scorse ha registrato un aumento dei contagi anche se ora vediamo una riduzione".

A riprova che la situazione sta migliorando, soprattutto nelle terapie intensive dove il numero dei nuovi ricoveri è in calo, c’è la decisione di Asst Lariana di chiudere la degenza chirurgica 2 dell’ospedale Sant’Anna che era stata riconvertita all’accoglienza di pazienti Covid. Con i letti che si svuotano medici e infermieri dei reparti Covid potranno finalmente godere di ferie e riposi, bloccati fino a ieri, tra di loro c’è chi deve smaltire 40 giorni di vacanze non godute. Roberto Canali