Coronavirus, arrivano i rinforzi: l'Insubria laurea 29 medici

Emergenza continua negli ospedali: al Valduce stava finendo anche il sedativo

La discussione della tesi a distanza

La discussione della tesi a distanza

Como, 27 marzo 2020 - Tante volte in questi giorni ci siamo trovati a raccontare la sfida dei medici contro il coronavirus come una guerra, ma un conflitto non si può combattere senza le munizioni e ieri mattina al Valduce avevano quasi terminato i medicinali utilizzati per sedare i malati ricoverati in terapia intensiva. «I nostri rianimatori hanno quasi esaurito le scorte di Cisatracurio (curaro) e Propofol e non riusciamo a rifornirci da nessuna parte – il disperato appello diffuso in mattinata – Fra poco la situazione rischia di farsi drammatica tra i nostri intubati, chiediamo a chiunque può darci una mano di intervenire per garantirci un’approvvigionamento anche temporaneo». Grazie all’intervento delle farmacie del territorio che hanno fatto pressione sulle case farmaceutiche l’emergenza è stata superata, anche se l’approvvigionamento resta critico. Non servono solo medicinali, ma anche medici e ieri l’Università dell’Insubria ne ha sfornati ben ventinove, nel corso di una sessione di laurea che per motivi di sicurezza si è tenuta a distanza.

«Mi congratulo con tutti i nostri neo-dottori – si è congratulato Giulio Carcano, presidente della Scuola di Medicina dell’ateneo – per la preparazione che hanno dimostrato, l’alto livello delle tesi discusse e per il coraggio della loro scelta, oggi ancor più importante e significativa. Sono ormai pronti ad affrontare il lavoro: questo tempo, eccezionale quanto inatteso, è propizio per prendersi cura delle persone da subito». Intanto prosegue la riorganizzazione degli ospedali comaschi per accogliere i malati di coronavirus. Ieri l’Asst Lariana ha trasferito i pazienti di Geriatria e Medicina Interna dal Sant’Anna al Sant’Antonio Abate di Cantù. In questo modo sono stati recuperati 29 posti letto ai quali se ne aggiungeranno altri 52 grazie alla riorganizzazione interna, Con questi provvedimenti, il 70% circa dei posti letto (350 su 500) previsti nell’assetto di accreditamento del Sant’Anna, compresi quelli in terapia intensiva, sono dedicati al trattamento dei pazienti Covid-19. All’Asst Lariana stanno ragionando sulla possibilità di dedicare anche un’area dell’ospedale di Cantù al ricovero di pazienti positivi.

Ieri in provincia di Como si contavano 756, 56 più di mercoledì, in aumento anche i morti a Cucciago, Fino Mornasco, Pianello del Lario. I pazienti Covid-19, tendenzialmente stabili sotto il profilo clinico vengono collocati nel reparto di Riabilitazione del Sant’Anna. Nella struttura di via Domea a Cantù verrà avviata la riorganizzazione della week-day surgery destinando 20 posti letto al trattamento di pazienti di coronavirus. Perfezionata la dotazione infermieristica, l’area potrà essere resa operativa entro una settimana. Per quanto riguarda la terapia intensiva di Cantù i posti letto potranno essere estesi fino a 10.