PAOLA PIOPPI
Cronaca

Maggiordomi e badanti nelle ville sul lago di Como sconosciuti al Fisco: l’evasione è servita

Il mancato introito per l’erario assomma a due milioni di euro. I lavoratori identificati dalle Fiamme Gialle sono prevalentemente di nazionalità straniera

Controlli delle fiamme gialle

Le tasse evase dai collaboratori domestici in servizio nelle ville dell’alto lago, corrispondono a due milioni di euro di mancato introito per l’erario. Un cifra quantificata dalla Guardia di finanza di Menaggio, relativa ai soli anni dal 2017 al 2022. I militari hanno passato al vaglio le posizioni contributive di 31 lavoratori domestici, di cui 26 donne e 5 uomini, residenti nel Medio e Alto Lago, a carico dei quali è emersa una totale mancanza di dichiarazioni dei redditi per quei sei anni.

I lavoratori identificati, prevalentemente di nazionalità rumena e ucraina, sono residenti tra i Comuni di Tremezzina e Gravedona ed Uniti, impiegati regolarmente presso famiglie della zona, spesso con un target economico sociale di rilievo. In alcuni casi sono risultati intestatari di stipendi anche consistenti, chiamati a svolgere le loro mansioni all’interno di immobili di pregio, come le molte ville d’epoca presenti sul Lario.

I controlli sono stati avviati incrociando i dati in possesso della Guardia di finanza con quelli dell’Inps. I risultati hanno evidenziato che i lavoratori, regolarmente assunti e con contributi previdenziali correttamente versati dai datori di lavoro, non avevano presentato la dichiarazione dei redditi, pur superando le soglie di esenzione previste dalla normativa. Soglie che corrispondono a 8000 euro fino al 2021, 8176 euro a partire dal 2022. Al pagamento delle tasse, avrebbero dovuto provvedere loro.

Nel rapporto di lavoro domestico, il datore di lavoro è infatti tenuto al versamento dei contributi previdenziali, ma non è sostituto d’imposta e quindi non ha l’obbligo di trattenere l’Irpef, né le addizionali regionali e comunali. Quindi è il lavoratore che, al superamento delle soglie, deve provvedere alla presentazione della dichiarazione dei redditi e al versamento delle imposte. Questa operazione ha dunque preso in considerazione un’area definita di territorio, andando a individuare i lavoratori noti, per i quali è stato analizzato un arco temporale limitato. Ma i controlli proseguiranno per arrivare a individuare ulteriori analoghe posizioni contributive irregolari, in modo da poter recuperare quanto non riconosciuto e fare in modo che in futuro tali lavoratori inizino a versare quanto dovuto ogni anno.