Confcommercio dal prefetto: "I profughi danneggiano l'immagine di Como"

Già registrati i primi contraccolpi negativi sul turismo

Secondo Confcommercio i profughi rovinano l'immagine di Como

Secondo Confcommercio i profughi rovinano l'immagine di Como

Como, 3 agosto 2016 - Pronti ad aiutare i profughi, ma anche a mettere bene in chiaro che Como non si è trasformata in Lampedusa. Confcommercio Como in questi giorni ha diffuso un comunicato, in inglese e rivolto soprattutto ai media britannici che avevano avuto buon gioco a mettere le immagini delle Star di Hollywood in vacanza sul Lario in mezzo ai migranti eritrei accampati fuori da San Giovanni.

"Queste notizie stavano già generando richieste di disdette da parte dei turisti agli albergatori - spiegano i responsabili di Confcommerico - abbiamo diramato un comunicato stampa in lingua inglese e in italiano nel quale denunciavamo la falsità di queste informazioni pubblicate al solo scopo di arrecare danno alla nostra economia turistica. Di questo grave fatto, abbiamo informato anche la Federalberghi nazionale chiedendo di interessare il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini per un loro diretto e integrativo intervento. Nel frattempo abbiamo lavorato con il Comune di Como nell’ambito del Distretto Urbano del Commercio per mettere in campo iniziative di solidarietà e aiuto concreto, promuovendo, tra l’altro, con i nostri associati panificatori l’azione “Pane Sospeso” grazie alla quale i consumatori possono comprare del pane da offrire a chi ne ha bisogno".

Nei giorni scorsi una delegazione di commercianti ha fatto visita al prefetto preoccupata per il danno d'immagine che la presenza dei profughi sta provocando in città. " Auspichiamo che il prefetto possa riuscire a individuare una sistemazione provvisoria più consona e dignitosa per queste persone in uno degli edifici pubblici dismessi o sottoutilizzati per affrontare questa situazione d’emergenza - concludono i rappresentanti dell'associazione di categoria - Insomma, nel legittimo interesse dei nostri associati, ci stiamo impegnando al massimo con il duplice obiettivo di aiutare chi ha bisogno e non danneggiare inutilmente la già disastrata economia". Rimane da capire quanto questa posizione sia condivisa tra gli associati, non manca sui social network chi ha già iniziato a esprimere parere contrario alla presa di posizione e minaccia boicottare l'associazione di categoria e i suoi iscritti scegliendo di fare la propria spesa altrove.