Cancello anti-senzatetto: "Una resa per Como"

Fratelli d’Italia boccia la proposta leghista sull’ex chiesa di San Francesco

Bivacchi all'ex chiesa di San Francesco

Bivacchi all'ex chiesa di San Francesco

Como, 7 settembre 2020 - Sono anni che a Como si cerca di risolvere, soprattutto a parole, lo scandalo di clochard e migranti accampati a ogni ora del giorno e della notte sul sagrato dell’ex chiesa di San Francesco, a due passi da tribunale e proprio di fronte alle mura del centro storico. Un problema sociale che per la Lega, socio di maggioranza della giunta di centrodestra guidata da Mario Landriscina, è soprattutto una questione di decoro da risolvere attraverso un bel cancello di ferro con cui chiudere fuori i senzatetto che con le buone non se ne vogliono andare.

In realtà sul tavolo ci sarebbe anche un’altra soluzione: aprire un nuovo dormitorio come suggerito già un paio di anni fa da una maggioranza bipartisan che va dal Pd a Fratelli d’Italia, con tanto di voto del Consiglio comunale. Un suggerimento rimasto lettera morta per volontà del Carroccio che sembra preferire la linea dura, non tanto per i clochard italiani quanto per i migranti, molti dei quali sono finiti in mezzo a una strada da quando, due anni fa, ha chiuso il centro di via Regina Teodolinda. Dopo mesi di polemiche e iniziative del Comune che hanno fatto discutere, come le igienizzazioni dei portici all’alba che assomigliavano tanto a sgomberi, la carpenteria sembra aver preso il posto della diplomazia. Così mercoledì sera la Lega presenterà all’assemblea cittadina la sua proposta per blindare con una cancellata l’area attorno a San Francesco. La mozione oltre a indignare le associazioni di volontariato che si occupano dei senzatetto e il centrosinistra, rischia di spaccare la stessa maggioranza.

«La cancellata a San Francesco? Sarebbe solo una grandissima sconfitta – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Ferretti - Significherebbe non essere in grado di controllare il territorio, di fare rispettare le leggi, di applicare il regolamento di Polizia locale, di offrire un tetto sulla testa di queste persone disagiate senza aiutarle a reintegrarsi. Vorrebbe dire spostare il problema da una parte all’altra della città, senza alcuna soluzione reale». Per il partito di Giorgia Meloni la soluzione è «assistere chi ne ha bisogno, reinserire nella società chi vuole ricominciare una vita e allontanare ed espellere come prevede la legge chi è irregolare». Se ne riparlerà mercoledì sera a Palazzo Cernezzi. Mentre i politici discuteranno in piazza sono previste le manifestazioni di protesta dei volontari che assistono i senzatetto.