Beregazzo: litiga con il fidanzato, scende dall'auto e viene falciata

Ricostruita la dinamica: l'uomo che ha investito la mamma di un bimbo poi ha proseguito dritto e si è presentato solo più tardi ai carabinieri. Denunciato

Ambulanza nella notte

Ambulanza nella notte

Beregazzo (Como), 23 aprile 2019 – Aveva litigato con il suo fidanzato, in piena notte. Era scesa dall’auto e si era avviata a piedi per andarsene, forse verso casa di un suo conoscente. O la stazione del treno, un qualunque luogo dove fermarsi a trovare un passaggio. Deputat Lyubov, trentasettenne di origine ucraina residente a Locarno, madre di un bimbo, poco dopo le 2 della notte tra sabato e domenica è stata urtata e uccisa da un’auto. La donna è morta sul colpo: quando i soccorritori del 118 alle 2.30 sono arrivati in via Guglielmo Marconi, il tratto della Lomazzo-Bizzarone che attraversa Beregazzo, era stesa a terra già senza vita. Accanto a lei non c’era nessuno, e solo poco più tardi i carabinieri di Olgiate Comasco hanno potuto ricostruire cosa fosse accaduto. Una Audi A3, guidata da un quarantaduenne di Solbiate, l’aveva urtata. Forse a causa di una distrazione, o di un’illuminazione insufficiente in quel tratto stradale, dove non ci si aspetta che in piena notte ci possa essere un pedone che cammina lungo il bordo della carreggiata. Ma per lo spavento, l’uomo non si è fermato.

Solo più tardi, accompagnato da un parente, è ritornato sul luogo dell’incidente, consapevole che era accaduto qualcosa di grave: i carabinieri lo hanno denunciato a piede libero. A quel punto i militari hanno potuto fare una prima ricostruzione di ciò che era accaduto. La vittima era in compagnia del fidanzato, un trentenne residente a Bisuschio, provincia di Varese. I due avrebbero avuto una discussione, la donna è voluta scendere dall’auto. Senza rendersi conto che si sarebbe avviata lungo un tratto stradale pericolosissimo da percorrere a piedi di notte. Su questa stessa strada lo scorso ottobre era morta Michela Russo, trentaduenne di Arcisate.

La dinamica era stata identica: era uscita da un sentiero in tarda serata, quando era già buio, e si era avviata sulla Lomazzo Bizzarone a piedi, all’altezza di Oltrona San Mamete. Era stata falciata da un’auto, anche in quel caso una Audi, morendo dopo due giorni di coma. Il corpo della trentasettenne è stato portato all’ospedale Sant’Anna, in attesa che la Procura di Como dia indicazioni per svolgere l’autopsia. Per dare completezza a questa tragedia, servono infatti altre informazioni, utili a consentire di ricostruire con esattezza cosa sia accaduto.