Bancarotta: è maxi-sequestro E sigilli al ristorante stellato

Lo ha stabilito l’ordinanza del gip che ha condotto ai domiciliari Giovanni Maspero imprenditore comasco di 47 anni titolare anche del prestigioso locale Tigli in Theoria

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di Paola Pioppi

Oltre agli arresti domiciliari, il sequestro preventivo di quasi 18 milioni di euro. E’ quanto stabilito dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Como Andrea Giudici, che ieri ha condotto agli arresti domiciliari Giovanni Maspero, imprenditore comasco di 47 anni attivo in una quantità di attività. La più nota, probabilmente, è il prestigioso ristorante Tigli in Theoria, che ha sede in via Bianchi Giovini, a ridosso di piazza Cavour, che anche quest’anno ha guadagnato la Stella Michelin.

Le accuse nei suoi confronti parlano di bancarotta fraudolenta e frode fiscale: le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, coordinate dal sostituto procuratore Antonia Pavan, avrebbero rilevato il "reiterato e sistematico inadempimento, già a partire dal 2012, delle obbligazioni tributarie e previdenziali". In particolare, la sottrazione di 20 milioni di euro dal patrimonio di varie società e oltre 100 milioni di euro di esposizione con l’erario. Gli accertamenti che hanno portato ora ad emettere la misura cautelare, sono partiti dalla richiesta di fallimento della società Prima Comunicazione srl, della quale Maspero era amministratore unico, esposta con l’erario per oltre 20 milioni di euro. La srl si era fusa per incorporazione nella Giovanni Maspero & C srl, attualmente a procedura di concordato preventivo: ma questo è stato solo l’inizio di una complessa ricostruzione societaria, gestionale e fiscale, portata avanti dalla Guardia di finanza basandosi su acquisizioni documentali e contabili. Arrivando così ad accertare la successiva distrazione a proprio favore o di altre società a lui riconducibili, della liquidità derivante dal mancato versamento delle imposte.

Un’ipotesi che al momento è stata recepita dal Gip nella sua ordinanza, così come la conseguente sistematica falsificazione dei bilanci d’esercizio, attribuendo le somme mancanti a inesistenti crediti finanziari. Di fatto, un sistema complesso, anche a causa delle tante società che ruotano attorno al mondo imprenditoriale generato da Maspero: dalla rigenerazione degli smartphone alla certificazione della sicurezza dei prodotti, fino, appunto, alla ristorazione. Un’attività, quest’ultima, che fin dall’inizio è stata connotata dal successo, anche grazie alla location prestigiosa in cui ha sede il ristorante. Il nome di Maspero si lega anche a un’altra grande impresa, il team Azzurra. Un debutto come titolare del Joe Fly Sailing, Team mondiale che ha preceduto, nel 2009, la rifondazione del team Azzurra in gara nell’America’s Cup.