Lasciapassare e vaccini. C'è differenza

L'inizio della sperimentazione allo Spallanzani non elimina il problema delle norme di comportamento anti-contagio

Milano, 9 agosto 2020

LETTERA

Ben contento che allo Spallanzani di Roma possa partire la sperimentazione per un vaccino antiCovid, non vorrei però che questa notizia venisse travisata in un “tutti liberi” che nessuno ha pronunciato. Meglio restare prudenti se vogliamo arrivare a primavera senza drammi. Fulvio P., Milano

RISPOSTA

Questione di tempo, ma arriverà. Senza rincorrere annunci trionfalistici, restando coi piedi ben saldi a terra c’è da fidarsi dell’impegno dell’istituto Spallanzani di Roma, punto di eccellenza nella cura delle malattie infettive che anche nel periodo di massima allerta ha dato prova di eccezionale misura nell’azione contro il Covid, ma un’uscita sopra le righe, ma fatti certi. E così l’annuncio che in Italia parte proprio da questo istituto la sperimentazione del vaccino antiCovid non può che essere un importante segnale di speranza. Non c’è stata certo difficoltà nel reperire eventuali volontari, anzi le richieste sono subito fioccate per cui se tutto andrà per il verso giusto in primavera si potrebbe avere un rimedio contro il subdolo nemico. Resta il problema di come comportarsi in questi mesi, e non è un problema da poco come dimostra l’andamento dei contagi che, gravi o lievi che siano, restano comunque sempre presenti senza contare i vari focolai imporovvisi. Insomma la guardia non va abbassata neppure sotto l’ombrellone, chissà se tutti se lo ricorderanno.