IVANO COSTA
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La sicurezza informatica: un’emergenza

Può sembrare un problema distante, il meno incombente tra quelli che gravano sull’Italia, ma in realtà non lo è

Milano, 7 novembre 2018 - 

LETTERA

Tra le tante preoccupazioni che abbiamo, quella degli hacker che compiono scorribande sulla rete mandando in tilt i siti o saccheggiando elenchi con dati di centinaia di persone mi sembra la meno incombente. Se uno non ha niente da nascondere non credo che debba avere timori, certo resta il fastidio di sentirsi “spiati” e il rischio che i nostri riferimenti finiscano nelle mani di individui a noi sconosciuti. Insomma, anche qui un problema di sicurezza. Se è questo il nuovo che avanza... Dino, Lodi

 RISPOSTA

Può sembrare un problema distante, il meno incombente tra quelli che gravano sull’Italia, ma in realtà non lo è. L’attacco degli hacker ai siti di istituzioni e amministrazioni pubbliche nella crociata che hanno ribattezzato “la settimana nera della sicurezza informatica” dimostra quanto sicurezza e protezione dei dati siano sottovalutate e in una società che vuole sempre più affidarsi alla rete per snellire tempi e pratiche dimostra quanto ci sia ancora da fare. Non è solo questione di privacy violata, ma di come - in teoria - potrebbero essere manomessi documenti e dati sensibili di chiunque. Pensiamo solo al sistema sanitario, oggi il nostro medico si deve collegare a un sito centrale prescrivere un farmaco - richiesta che viene registrata - e poi stampare la ricetta. Tutto in tempi rapidi (se la linea col cervellone del Ministero non fa le bizze), ma se qualcuno riuscisse a intercettare e modificare queste comunicazioni? Questi attacchi dimostrano che non è un’ipotesi di mera fantascienza. Meglio tutelarsi. ivano.costa@ilgiorno.net