Città modello anti-stalking

Il panorama è allarmante: a Milano ogni giorno 11 donne chiedono aiuto perché vittime di stalking

PEDINATE, minacciate, assediate. Il panorama è allarmante: a Milano ogni giorno 11 donne chiedono aiuto perché vittime di stalking. In totale 4mila casi all’anno, stando agli ultimi dati forniti dal Viminale. Se la “legge Carfagna” ha riempito un vuoto legislativo fornendo ai tribunali e alle forze dell’ordine gli strumenti per contrastare le violenze e punire i responsabili, a livello sociale, educativo e istituzionale, molto ancora deve essere fatto. La buona volontà, la preparazione e lo spirito di abnegazione delle forze dell’ordine, purtroppo, non bastano più. E questo nonostante Milano sia diventata un modello anche nella prevenzione dei reati, grazie all’introduzione di metodi di indagine innovativi, poi adottati con successo nel resto d’Italia. COME il protocollo Eva, studiato dall’Ufficio prevenzione generale della Questura di Milano che ha portato, solo nel 2016, a 119 arresti e 426 denunce per maltrattamenti e stalking. E che consiste nel raccogliere in una enorme banca dati le segnalazioni di sospette aggressioni nei confronti di una donna, anche se in quel momento la vittima non può (o non se la sente) di sporgere denuncia. Perché i dati, appunto, sono impressionanti. In questi primi mesi dell’anno a Milano gli arresti per stalking e maltrattamenti sono già 40, mentre sono stati 180 nel 2016. L’Unità tutela donne e minori della polizia locale, dal canto suo, ha trattato 126 fascicoli di maltrattamenti in famiglia, 54 violenze sessuali in ambito domestico, 32 casi di stalking, per un totale di 45 interventi tra arresti e allontanamenti. Ben vengano, in uno scenario preoccupante, incontri e dibattiti pubblici in cui l’anatomia di questo fenomeno sia messa a fuoco in tutti i suoi dettagli. Come il convegno organizzato dal Movimento Forense in programma il 22 marzo pomeriggio all’Istituto Zaccaria, al quale prenderanno parte rappresentanti di istituzioni, professionisti del mondo legale e operatori dell’informazione. Le regole per contrastare lo stalking, come spiega l’organizzatrice della tavola rotonda, l’avvocato Maria Furfaro, sono poche ma fondamentali: «Evitare ogni contatto con lo stalker e mai cercare di porre rimedio alla situazione che si è creata. Non presumere mai che si possa riuscire a risolvere la situazione a parole. L’unica scelta efficace è di interrompere del tutto i rapporti». Agire e prevenire, insomma, prima che sia troppo tardi.  *Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano