Manerba, turista 17enne molestata: arrestati tre minorenni

Vittima dell'aggressione una studentessa danese fuori da un locale sul Garda

Violenza sessuale (Germogli)

Violenza sessuale (Germogli)

Manerba del Garda (Brescia), 26 luglio 2018 - E' arrivata la svolta. I carabinieri della Compagnia di Salò, nel Bresciano, stanno dando esecuzione a un'ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale per i Minorenni di  Brescia, nei confronti di tre diciassettenni residenti nel Bresciano ritenuti responsabili di violenza sessuale di gruppo ai danni di una turista danese di 17 anni aggredita lo scorso 12 luglio fuori da un locale a Manerba del Garda. Secondo quanto ricostruito dai militari, la giovane venne accerchiata, palpeggiata e il gruppo tentò di spogliarla, ma lei riuscì a divincolarsi e a scappare. Per uno dei tre giovani individuati è stato disposto l'arresto nel carcere Beccaria di Milano, per un altro sempre l'arresto, ma in una casa di accoglienza, e per un terzo i domiciliari nella propria abitazione. 

A incastrare il branco di minorenni  sarebbero state le telecamere a circuito chiuso della discoteca e la "spavalderia" dimostrata anche dopo l'arresto. Solo il provvidenziale passaggio di una gazzella dei carabinieri, impegnata nei controlli "anti-strage" del sabato sera avrebbe evitato il peggio. Notando i lampeggianti, infatti, i tre aggressori si sarebbero nascosti consentendo alla ragazza di divincolarsi e scappare scalza e in lacrime lontano dai suoi aguzzini. Due degli aggressori sono di origine magrebina ma italiani di seconda generazione. Tutti e tre, accusati ora di violenza di gruppo, erano già conosciuti alle forze dell'ordine. Fondamentali per stringere il cerchio e dare un volto a tutti i componenti del branco sono state le telecamere di sicurezza che avrebbero ripreso parte dell'approccio, con la rissa tra il gruppo di amici e il fratello della vittima (intervenuto per cercare di difendere la sorella), e quindi la rocambolesca fuga tra le auto del parcheggio della discoteca. 

Davanti ai carabinieri i tre non hanno proferito parola, rimanendo in silenzio. Domattina è previsto l'interrogatorio di garanzia.