Vigneti senza plastica: "Sostituire i laccetti delle viti"

L’iniziativa di 5R Zero sprechi che stima 90mila chili di residui solamente in Franciacorta

Migration

Vigneti senza plastica? Si può fare. Ci sta lavorando l’associazione 5R Zero Sprechi, che si occupa di promuovere la sostenibilità e le 5R: riduzione, riuso, riparazione, riciclo e recupero.

"Come altri progetti di 5R Zero sprechi – racconta il presidente Marco Migliorati – anche questo è partito quando, in una passeggiata tra i vigneti della Franciacorta, abbiamo notato laccetti in bioplastica per legare le viti".

Questo materiale, proposto in alternativa alla plastica di derivazione petrolifera (come i sacchetti bio), non garantisce zero residui in ambienti, come i vigneti, dove è problematico il loro recupero. Quel che resta per terra (perché non raccolto o incidentalmente caduto) non viene riassorbito con il ciclo naturale della terra, visto che necessita di un processo termico. E la presenza dei laccetti è consistente.

"Con il gruppo di Piantumazione selvaggia, abbiamo estratto in qualche ora circa 10 kg di laccetti in plastica in un terreno di 3.500 mq. Se rapportiamo questo dato alla superficie vitivinicola franciacortina, possiamo ipotizzare un quantitativo di 90mila kg di residui di plastica nei vigneti".

Da qui il progetto Vigneti Plastic Free, che punta a promuovere la sostituzione di legacci in bioplastica con materiali naturali. A tale proposito è già partito il dialogo con il Consorzio Franciacorta, per lo scambio di dati. Dal confronto, è scaturito il coinvolgimento dell’Università di Bergamo per uno studio di approfondimento dei materiali oggi impiegati (anche bioplastiche), per verificare la vera sostenibilità di questi materiali innovativi. Lo studio dovrà tener conto di compostabilità, convenienz e filiera di produzione.Federica Pacella