Vaiolo delle scimmie Quasi esauriti i vaccini

Primo giorno, oltre 1.400 prenotazioni sulle 2mila inviate in Lombardia. Moratti: adesioni elevate, abbiamo già chiesto altre dosi al Ministero

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di Federica Pacella

Boom di adesioni alla campagna di vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie in Lombardia. Alle 17 di ieri, si contavano 1.421 prenotazioni, un numero elevato considerando che, per ora, le dosi di vaccino Jynneos messe a disposizione dal Ministero della Salute in Lombardia sono 2.000, ripartite in base all’andamento dell’epidemia, che per ora vede il 70% dei casi residenti a Milano. In particolare, 45 sono state le prenotazioni all’Asst degli Spedali Civili di Brescia (destinataria di 100 dosi), 88 al San Matteo di Pavia (su 140), 129 all’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo (su 140), 119 all’Ospedale di Circolo di Varese (su 120), 140 all’Asst di Monza (su 140). Agli ospedali milanesi (Policlinico, Sacco, Santi e Paolo, San Raffaele e Niguarda) sono arrivate 800 richieste. "Considerata l’elevata adesione alla prenotazione – sottolinea la vicepresidente ed assessore al Welfare Letizia Moratti – ho dato disposizione alla Direzione Generale di attivarsi subito per richiedere la fornitura di ulteriori dosi di vaccino al Ministero della Salute. La raccolta delle prenotazioni proseguirà oltre le 2.000 dosi attualmente disponibili, formando una eventuale lista di attesa che sarà smaltita non appena Regione Lombardia verrà rifornita. Anche in questa occasione il forte senso civico dei cittadini lombardi si è confermato encomiabile". Nella giornata di ieri, oltre all’apertura delle prenotazioni (tramite il portale https:prenotasalute.regione.lombardia.it), a Milano ha preso il via anche la fase di startup con le prime 20 inoculazioni agli operatori di laboratorio (10 al San Matteo, 10 al Fbf-Sacco) e 80 alle categorie prioritarie più a rischio. Negli altri ospedali si partirà operativamente non appena arriveranno i vaccini. "Nella prima giornata c’è stata una buona risposta – spiega Guglielmino Baitelli, referente aziendale per le attività di profilassi vaccinale delle Malattie Infettive dell’Asst Spedali Civili di Brescia – che dimostra un ottimo grado di responsabilità dei cittadini".

Il fatto che le categorie coinvolte prioritariamente siano le stesse interessate anche alla prevenzione da Hiv o epatite, ha probabilmente agevolato l’adesione. "In genere hanno alle spalle organizzazioni ben predisposte alla protezione – commenta Baitelli – che hanno avuto un ruolo importante nella sensibilizzazione". Oltre alla tutela della salute, l’organizzazione della vaccinazione è stata improntata al rispetto della privacy. "Si farà in modo che non sia riconoscibile chi deve fare questa vaccinazione".