Strage piazza Loggia Brescia, pm: "Toffaloni presente, per Zorzi ruolo di affiancamento"

Dopo l'iscrizione dei due presunti esecutori nel registro degli indagati potrebbero uscire altri nomi? I magistrati negano. E c'è il rebus prescrizione del reato per Toffaloni, all'epoca minorenne

La foto in cui è stato identificato Marco Toffaloni, che allora aveva solo 17 anni

La foto in cui è stato identificato Marco Toffaloni, che allora aveva solo 17 anni

Brescia, 5 ottobre 2022 - Una precisa linea di continuità con il precedente processo Brescia Ter, terminato con le condanne all'ergastolo di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte (di cui la seconda Corte d'Appello decide oggi sull'istanza di revoca del carcere a vita). Francesco Prete, capo della Procura di Brescia, l'aggiunto Silvio Bonfigli, la procuratrice dei minori Giuliana Tondina, commentano ai giornalisti la richiesta di rinvio a giudizio Marco Toffaloni e Roberto Zorzi: concorso in strage è l'ipotesi di reato formulata dalla Procura bresciana.

La strage di piazza della Loggia: era il 28 maggio del 1974 e la deflagrazione di un ordigno, collocato in un cestino dei rifiuti, mentre si teneva una manifestazione antifascista, provocò otto morti e 102 feriti. La particolarità che uno degli attuali indagati fosse all'epoca minorenne: Toffaloni aveva infatti diciassette anni. Questo potrebbe significare la prescrizione del reato? E' una questione, al momento, aperta. La difficoltà per estrapolare da un oceano di atti e documenti quelli che riguardavano i due indagati. Ancora le difficoltà incontrate per le comunicazioni a persone che vivono da tempo all'estero e che lì hanno preso la cittadinanza: Toffaloni in Svizzera e Zorzi negli Usa, stato di Washington. Quindi la particolare cura che si è dovuto porre da parte degli uffici giudiziari per evitare una mancata notifica o altri "incidenti" procedurali.

Che ruoli hanno avuto, è la domanda di un cronista? "Toffaloni - è la risposta degli inquirenti - si trovava in piazza della Loggia e Zorzi aveva un ruolo di affiancamento". "Dalle carte - viene detto ancora - si può dire anche che Silvio Ferrari esca in un'ottica diversa, una sorta di informatore, una persona coinvolta che muore prima della strage. Comunque con un ruolo diverso". Il richiamo è alla figura del giovane bresciano che perde la vita nello scoppio dell'esplosivo che sta trasportando sulla sua Vespa. E' il 19 maggio in piazza del Mercato, a Brescia. E' anche l'episodio che induce il Comitato antifascista a organizzare la manifestazione del giorno 28. Tre giorni prima, il 25, è programmato l'attentato: la struttura eversiva c'è, esiste, è disponibile la dotazione di esplosivo. Dopo l'iscrizione di Toffaloni e Zorzi nel registro degli indagati, potrebbero uscire altri nomi? La risposta dei magistrati è un "no". Per l'udienza preliminare che dovrà decidere sulla richiesta di processo si attenderà ancora qualche mese.