Legionella, svelato il mistero: "Batterio diffuso da torri raffreddamento aziende"/ VIDEO

L'assessore Gallera rende noti i primi risultati dei campionamenti effettuati da Ats Brescia

Proseguono i campionamenti dell'acqua (foto repertorio)

Proseguono i campionamenti dell'acqua (foto repertorio)

Brescia, 17 settembre 2018 - Sarebbero le torri di raffreddamento delle aziende che hanno trasmesso il batterio della legionella. Svelato il mistero dell'epidemia di polmoniti batteriche che dal 2 settembre ha creato ansia nella Bassa bresciana dove sono stati registrati tre morti e circa 200 ricoverati per polmonite in strutture pubbliche e private. Dalle analisi effettuate da ATS Brescia sono risultate positive alla legionella 9 delle 14 torri di raffreddamento presenti nelle industrie che costellano il territorio. Sarebbero esclusi dunque gli acquedotti e gli altri impianti di distribuzione acque che non presentano nessuna criticità. 

LE ANALISI - "I risultati dei campionamenti effettuati da Ats Brescia ci permettono di stabilire definitivamente che la causa non si trova nell'acqua degli acquedotti, bensì nelle torri di raffreddamento delle aziende. Tranquillizzo tutti cittadini sul fatto che possono continuare a bere e utilizzare in tutta tranquillità l'acqua della rete idrica". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che ha reso noti i primi risultati dei campionamenti effettuati da Ats Brescia sui territori della bassa bresciana orientale e nell'alto mantovano, maggiormente interessati dai casi di polmonite. "Ad oggi - ha spiegato Gallera - l'analisi dei dati ci permette di concentrare tutti gli sforzi messi in campo da Ats nelle torri di raffreddamento delle aziende. I risultati dei campionamenti  effettuati in queste ultime, presso i comuni maggiormente colpiti, sono positivi alla legionella".  I tecnici della prevenzione di Ats Brescia hanno effettuato 354 campioni, di cui 202 in abitazioni, 77 da torri di  raffreddamento/evaporazione, 62 su reti idriche, 13 dal fiume Chiese e sue derivazioni.

I PROVVEDIMENTI -  A seguito dei primi risultati, sottolinea la Regione, l'ATS Brescia ha convocato i sindaci dei tre comuni per fornire le prime informazioni. Poi è stata loro trasmessa una nota formale con richiesta di emissione di ordinanza contingibile e urgente perché dispongano la sanificazione di alcune aziende del loro territorio. Verrà inoltre valutato se le stesse abbiano effettuato valutazioni di rischio biologico e autocontrolli.  "Estenderemo il lavoro di campionamento - ha sottolineato l'assessore - a un'area più ampia e coinvolgeremo i sindaci del territorio interessato affinché tutte le aziende provvedano a sanificare le proprie torri di raffreddamento. Entro fine anno approveremmo in Giunta regionale un provvedimento per censire tutte le torri di raffreddamento in Lombardia, norme puntuali per la loro periodica sanificazione e controlli e sanzioni da parte di Ats in caso di mancata ottemperanza". "Anche nel fiume Chiese - ha concluso Gallera - sono state riscontrate delle positività, ma il numero ridotto ci fa ritenere che non sia l'acqua del fiume la causa dei casi di polmonite riscontrate nelle ultime due settimane. Si ipotizza che la legionella fosse presente in pozze stagnanti, ma riteniamo che non ci siano le condizioni perché da lì si sia diffusa nell'ambiente, ricordiamo che la legionella si diffonde solo attraverso acqua nebulizzata". 

L'INCHIESTA - La Procura di Brescia, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per epidemia colposa, è in attesa dei risultati dell'autopsia disposta la scorsa settimana su due pazienti per i quali si sospetta la morte per legionella. Un 69enne morto all'ospedale di Gavardo, nel Bresciano, e un anziano deceduto alla clinica Poliambulanza in città a Brescia.

IL BILANCIO - Il report fornito dalle strutture ospedaliere pubbliche e private dei due territori interessati evidenzia ad oggi 405 pazienti con diagnosi accertata di polmonite. Dei 405 casi 269 sono maschi, pari al 66,4% del totale, l'età media è di 64,6 anni (68,9 per le donne e 62,4 per i maschi). Quarantadue sono le persone con positività alla legionella, di cui 31 maschi. L'età media delle persone è di 61,3 anni (67,4 le donne e 59,1 gli uomini). I dati di accesso al pronto soccorso degli ospedali oggi è di 23 persone, di cui 13 sono stati ricoverati. Al momento il numero dei degenti è di 200 persone.