Omicidio di Esine, la richiesta: dieci anni di carcere

Imputato Bettino Puritani, 53 anni vittima il 58enne Vincenzo Arrigo ospite dell’amico per i domiciliari

Migration

Dieci anni per avere ucciso a roncolate l’amico. E’ quanto ha chiesto il pm Barbara Benzi per Bettino Puritani, il 53 enne di Esine che il primo giugno scorso al culmine dell’ennesima lite ha ammazzato Vincenzo Arrigo, 58 anni, che era da lui ai domiciliari. Il processo si è aperto davanti al gup, Elena Stefana, in abbreviato. Il rito alternativo è stato ammesso nonostante la recente riforma che lo preclude per i reati puniti con l’ergastolo perché la Procura ha contestato l’omicidio senza aggravanti. La vittima, vari precedenti alle spalle – il suo nome figura in 68 procedimenti penali - già teste al processo per la strage di piazza Loggia contro Maurizio Tramonte (del quale era stato compagno di cella) - dall’ottobre 2019 si trovava ristretto per stalking e violenza nei confronti della compagna nella casupola dell’imputato. I due, uso smodato di alcol, nessun lavoro, calati nel degrado assoluto, litigavano di continuo per banalità. Arrigo sembra che di frequente brutalizzasse l’amico. Quella sera l’avrebbe spedito in giro a raccattare cicche di sigarette. I due si sono fronteggiati prima a mani nude in casa, poi si sono spostati in strada e sulla scena è apparsa una grossa roncola, prelevata dall’ingresso dell’abitazione. Alla fine Arrigo è stramazzato, due roncolate alla testa.

"Una consulenza ha chiarito che a provocare la morte non sono state le ferite ma un infarto – ha detto l’avvocato Michela Borra, che assiste Puritani, e sostiene l’eccesso colposo da legittima difesa o in subordine l’omicidio preterintenzionale – Certificati attestano che Arrigo più volte ha picchiato Puritani. Quella sera il mio assistito si stava difendendo dall’ennesima aggressione. Non ha colpito per primo, né infierito. A riprova, il fatto che Arrigo è morto in ginocchio". B.Ras.