Nave, il Comune contro la centrale

Si profila una battaglia legale con la Duferco per l'impianto termoelettrico

L'impianto  peaker

L'impianto peaker

Nave (Brescia), 19 settembre 2019 - Il Comune  di Nave affina le armi giuridiche contro la centrale termoelettrica-impianto peaker che Duferco vorrebbe realizzare nell’ex Stefana di via Bologna. Il progetto ha già incassato a luglio parere positivo nella conferenza dei servizi istituita al Ministero dell’Ambiente per il rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale). Il provvedimento tecnicamente non è stato ancora emesso, ma il Comune ha già consultato il legale per ricorrere al Tar, alla luce di una stranezza procedurale.

«E' strana la logica – ha spiegato il sindaco di Nave Tiziano Bertoli nell’ultimo consiglio comunale – che ha portato a fare l’Aia prima della Valutazione di impatto ambientale: un procedimento inverso che non si è mai visto. La Via, infatti, è necessaria per capire se l’impianto è compatibile dal punto di vista ambientale e, quindi, se si può fare, mentre nell’Aia si definiscono le condizioni a cui realizzarlo".  In corso ci sono comunque interlocuzioni tra Ministero dell’Ambiente e Regione (contraria all’impianto), "perché – ha spiegato Bertoli – non è cosa di poco conto saltare a piè pari due direttive regionali che vietano l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica in una fascia critica". Il Comune   è anche intenzionato a richiedere ad Arpa il posizionamento di una centralina di rilevazione della qualità dell’aria, da installare nella zona dell’ex Stefana e ad ampliare la rete dei sindaci che vorrebbero fermare il progetto, includendo, oltre a quelli limitrofi, anche Serle e Lumezzane. I tempi sono stretti. A novembre potrebbe essere già convocata la conferenza per la Via. Per fare pressione al Ministero, si invoca il supporto dei parlamentari bresciani. Lo chiede anche il Comitato Valle del Garza, promotore ieri sera di un’assemblea a cui sono stati invitati anche il prefetto Attilio Visconti, rappresentanti della Regione, dei comuni di Nave, Caino, Bovezzo, Brescia, Concesio, Botticino e Collebeato, il Comitato Pro-Ambiente di Modugno, Ambiente Futuro Lombardia, Basta Veleni e Legambiente.