Lonato del Garda (Brescia), 11 settembre 2018 - Tornerà a Palazzo di Giustizia il 9 ottobre Carmelo Cipriano, il 44enne maestro di karate di Lonato del Garda condannato in primo grado (il processo si è celebrato con il rito abbreviato) a nove anni e mezzo di carcere perché tra il 2008 e il 2017 avrebbe abusato sessualmente di alcune sue allieve minorenni, una della quali aveva solo 12 anni al tempo dei primi approcci. L'uomo, detenuto a Pavia, era stato arrestato un anno fa con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, atti sessuali con minori, prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
«Al Cipriano non va riconosciuta nessuna attenuante – scriveva nelle motivazioni della condanna di primo grado il gup Anna Di Martino - Il quadro che emerge è quello di un uomo del tutto incapace di reprimere i propri impulsi, ciò che, si badi, non è certo indice di patologia ma solo di sfrenato libertinaggio». Nel suo ricorso la difesa di Cipriano punta da un lato a mettere in dubbio la credibilità delle ragazze che hanno denunciato il loro ex istruttore di karate e dall'altro di dimostrare come il 44enne si stia ravvedendo attraverso un percorso psicologico.
Il processo davanti alla corte d'Appello sarà preceduto dalla prima udienza di quello di primo grado a carico di altri due uomini coinvolti nella vicenda. In aula il 27 settembre compariranno Darix Argentini, milanese (ma residente in provincia di Mantova) del 1967, e Sandro Perini, mantovano del 1974. Un quarto adulto finito nella rete degli inquirenti bresciani (un' altra inchiesta è in mano alla Procura di Mantova che ha indagato una quinta persona) sarà in aula il 2 dicembre. Si tratta di Cesar Alberto Ortega, 31enne venezuelano ma al tempo della denuncia residente a Sirmione, che in un primo momento aveva fatto perdere le sue tracce.