"La Regione si costituisca parte civile in aula"

Nel 2020-21 l’ente non si è mai presentato nei procedimenti giudiziari connessi alla malavita

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"La riduzione dell’attività giudiziaria non sia una giustificazione per non costituirsi parte civile nei processi per mafia". Così la presidente della commissione antimafia lombarda, Monica Forte, ha commentato il fatto che la Regione nel 2020-21 non si sia costituita parte civile nei processi connessi alla criminalità organizzata. La relazione evidenzia che l’attività giudiziaria, in particolare del Tribunale di Milano, ha visto un -38,3% dei procedimenti sulla criminalità organizzata tra il 2019 (3.106) e il 2020 (1.915), in calo anche rispetto al 2018 (4.448). "L’immagine di una Lombardia che si sta liberando del fenomeno mafioso forse non è aderente alla realtà. Ci sono almeno tre processi significativi a Como, a Bergamo e a Brescia, dove è stata riscontrata la presenza della stidda".

Nel progetto di revisione della legge 172015, sarà prevista la possibilità che enti, associazioni antimafia, garante per le vittime di reato possano sollecitare la giunta a costituirsi parte civile. "Ammettiamo che l’istituzione regionale possa non aver piena contezza di tutti i processi sul territorio – chiosa Forte – introdurremo la possibilità che queste realtà possano fare da stimolo". F.P.