Brescia, boom di iscrizioni per Medicina

In 1.401 proveranno il test per uno dei 230 posti disponibili

Degli iscritti a Medicina per il prossimo anno soltanto 1 su 6 verrà ammesso alla facoltà

Degli iscritti a Medicina per il prossimo anno soltanto 1 su 6 verrà ammesso alla facoltà

Brescia, 2 agosto 2019 - Sognando il camice bianco: sono 1.401 gli iscritti al corso di laurea in Medicina e Odontoiatria. Un numero elevato rispetto ai posti a disposizione, 230, 16 in più rispetto allo scorso anno per Medicina (mentre restano invariati i 20 posti per Odontoiatria). Di fatto, solo 1 su 6 sarà ammesso al corso di laurea nell’ateneo bresciano. Per sperare di entrare in graduatoria, bisognerà superare brillantemente il test che si terrà il 3 settembre al Centro Fiera di via Caprera, che prevede 60 domande di logica, cultura generale, chimica, fisica, biologia e matematica, da risolvere entro 100 minuti. Rispetto allo scorso anno, sono quasi 100 in più gli iscritti a Brescia. L’incremento è ancora più significativo se guardiamo ai dati del 2017, quando si erano iscritti in 1263 (a fronte di 201 posti) e del 2016, quando c’erano state 1166 domande (per 225 posti).

«Siamo soddisfatti - spiega Arianna Coniglio, delegata del rettore alla didattica - c’è stato un grande impegno a livello di orientamento per gli studenti delle scuole superiori, nonché per la sostenibilità dei corsi di studio e per il miglioramento dell’offerta formativa, orientata sempre di più a rispondere alle future necessità del territorio». Nell’aumento di iscrizioni, che si è registrato anche a livello nazionale (+1.600), conta anche l’appeal che la professione medica continua ad esercitare sulle giovani generazioni. «I dati di occupabilità sono molto alti - prosegue Coniglio - e comunque rimane una professione che incontra aspettative positive da parte dei giovani che vogliono fare un lavoro che dà molta soddisfazione. Mi pare che tra i giovani ci sia ancora l’idea della medicina come missione, e questo è molto positivo».

Resta, però, da risolvere il problema dell’imbuto formativo in uscita, perché chi si laurea trova solo parzialmente spazio nelle scuole di specializzazione, con un 48-50% che non viene immesso in specialità, dato il contingentamento dei posti. «Quest’anno c’è stato un incremento di un migliaio di posti a livello nazionale - spiega Coniglio - noi stessi abbiamo avuto qualche borsa in più. C’è un programma triennale di progressivo aumento delle borse». Oltre a Medicina e Odontoiatria, l’area sanitaria dell’ateneo bresciano comprende anche le Professioni sanitarie: le iscrizioni al test dell’11 settembre sono ancora aperte ma ci si aspetta di confermare i numeri degli scorsi anni, quando avevano partecipato al test bresciano in 1.900. Novità di quest’anno, infine, per l’area sanitaria, è il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia, a cui 80 potranno accedere dopo aver superato il test fissato per il 9 settembre. Farmacia non l’unica novità: ai blocchi di partenza anche sistemi agricoli sostenibili, tecniche dell’edilizia, economia e azienda digitale ed il curriculum economia e gestione delle attività culturali (nella sedi Mantova), all’interno del corso di laurea di Economia e gestione aziendale.