Giro d'Italia, niente Gavia per la tappa 16: il sogno è impossibile

Dopo la neve il pericolo slavine: il tappone cambia tracciato

Giro d'Italia

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Brescia, 25 maggio 2019 - La sedicesima tappa del Giro d’Italia non passerà dal Gavia a oltre 2.600 metri sul livello del mare, in prossimità della cima Coppi. La decisione è arrivata improvvisamente ieri in serata ed è stata presa dal direttore del Giro: «si pensava che la decisione sarebbe stata presa lunedì mattina, ma allo stato attuale dei fatti è stato deciso di deviare il percorso. Se noi abbiamo sgomberato tutta la strada grazie agli sforzi del Consorzio Forestale dei due Parchi, cui va il nostro sentito ringraziamento, dal lato valtellinese mancano ancora più di due chilometri, dato che la strada è stata pulita fino a prima del rifugio Arnaldo Berni in territorio di Santa Caterina Valfurva – ha spiegato Ennio Donati, vicesindaco di Ponte di Legno – inoltre l’innalzamento delle temperature ha reso più importante il rischio valanghe. Abbiamo lavorato per giorni 24 ore su 24, ma la neve è diventata cedevole. Per gli organizzatori, così come per il Comune di Ponte di Legno e per l’intera Valle Camonica la sicurezza dei ciclisti e del pubblico sono prioritarie». Quello del Gavia è un tappone che da sempre attira moltissime persone, data la pendenza della strada. Non è la prima volta che viene soppresso. Il circuito è già stato cambiato e prevede altrettante emozioni, nonché il passaggio in alcuni meravigliosi scenari delle montagnea camune, forse meno conosciuti dal grande pubblico ma non certo meno belli, in parte teatro della Guerra Bianca in Adamello.

La partenza è fissata di prima mattina da Lovere. Dalla cittadina del Sebino bergamasco si salirà a Rovetta e quindi si scaleranno i Passi della Presolana a 1.297 metri e della Croce di Salven a 1.105. Sarà questo l’ingresso in Valle Camonica e in provincia di Brescia, attraverso Borno e Ossimo. La più grande delle valli bresciane verrà risalita fino a Cedegolo, da cui salirà in Valsaviore passando per Berzo Demo, Monte, la bella cittadina di Cevo, e Saviore per poi scendere a Sonico e Edolo e risalire verso il passo dell’Aprica. Una volta a Tirano il serpentone rosa andrà a scalare il Passo del Mortirolo dal versante classico con pendenze fino al 18%. Dopo la discesa sulla pittoresca cittadina camuna di Monno la corsa risalirà gli ultimi 15 km con pendenze medie blande (3-4%) fino all’arrivo.

Gli ultimi chilometri sono previsti nell’abitato di Ponte di Legno con diverse curve ad angolo retto con strada ristretta che immettono nei vialoni del finale con un rettilineo finale di 300 m in asfalto largo 6 m. Dopo l’arrivo la cittadina camuna ospiterà una grande festa dedicata al Giro d’Italia. «Ponte ospita l’arrivo della tappa. Siamo tutti molto emozionati e certi dell’accoglienza che riserveremo agli atleti, al loro staff, al pubblico e a tutta la carovana del giro: giornalisti, operatori tv, fotografi e naturalmente al direttivo. Ponte sarà, come sempre, bellissima e piena di affetto per i suoi visitatori. La Valle Camonica martedì mostrerà il meglio di sé».