Covid Brescia, gli ospedali in crisi trasferiscono i malati

Ancora a rilento i vaccini. Prima dose per trentamila persone. Sindaci, chiusure fai-da-te

Emergenza Covid a Brescia

Emergenza Covid a Brescia

Brescia - Erano arrivati a rinunciare persino alle ferie, prenotate un anno fa, pur di mantenere attivo il servizio coprendo i turni dei colleghi contagiati da Sars-Cov2. Alla fine, il tampone positivo anche dell’ultima dottoressa ha portato alla chiusura fino al 10 marzo della farmacia Cremaschi di Gargnano, nella speranza che nel frattempo qualcuno degli operatori guarisca. Un caso che è emblematico della corsa del virus nel Bresciano, che anche ieri, per la terza volta in 4 giorni, ha superato quota mille, con ben 1.114 nuovi positivi, nonostante la zona arancione rafforzata, istituita 10 giorni fa (quando già i numeri erano già da zona rossa). 

Crescono i decessi, mentre resta alta la pressione sugli ospedali. Al Civile, in una settimana, si è passati da 300 a 377 ricoveri Covid, di cui 33 in terapia intensiva, quasi tutti bresciani. I posti Covid negli ospedali bresciani sono terminati e si è dovuti procedere ai trasferimenti in altre province. Il segnale più preoccupante arriva dal Pronto soccorso del Civile: 31 gli accessi di pazienti Covid fra il 3 ed il 4 marzo, 40 il giorno precedente, circa il 30% del totale. Mentre in provincia i sindaci continuano ad adottare ordinanze di chiusura ‘fai da te’, si aspetta di vedere il cambio di passo nelle vaccinazioni che, stando ai numeri, inizia lentamente a crescere man mano che vengono avviati hub e punti spoke (il grande centro all’ex Omb di Brescia, però, partirà solo ad aprile). In Ats Brescia, al 3 marzo, risulta che 23.756 persone abbiano ricevuto la prima dose di vaccino, di cui 12.766 over 80; in Ats Montagna (Val Camonica), risultano 6.400 vaccinati, di cui 4.575 over 80. 

Da lunedì partiranno le somministrazioni anche nei tre ospedali del Gruppo San Donato (Sant’Anna, Città di Brescia, clinica San Rocco di Ome), per una capacità totale di 300 persone al giorno. Intanto il Comune di Brescia ha avviato la campagna di comunicazione, per gli over 80 che ancora non hanno prenotato la propria vaccinazione contro il coronavirus. A disposizione, per informazioni, ci sono anche i sindacati dei pensionati e le Acli.