Coppa Cobram, una gara in bicicletta fantozziana

La manifestazione scalda i motori e cresce in partecipanti e circuito

 Eccoli i partecipanti dell’anno scorso: tutti vestiti in modo demenziale per rievocare una corsa entrata nel mito grazie al ragionier Fantozzi interpretato dallo scomparso Paolo Villaggio

Eccoli i partecipanti dell’anno scorso: tutti vestiti in modo demenziale per rievocare una corsa entrata nel mito grazie al ragionier Fantozzi interpretato dallo scomparso Paolo Villaggio

Desenzano (Brescia), 6 maggio 2018 - È la temutissima gara ciclistica del ragionier Ugo Fantozzi, le cui gesta da sbellicarsi dalle risate sono impresse nella memoria di tutti gli italiani “pre-millenials”. La mitica Coppa Cobram, che si vede in «Fantozzi contro tutti» del 1980, sta per tornare: si disputerà il 23 settembre tra Desenzano, Pozzolengo e Rivoltella. Trenta chilometri all’insegna del divertimento, in omaggio all’inossidabile mito della maschera comica che almeno una volta nella vita è stata metafora di ognuno di noi. Le iscrizioni sono aperte solo da un paio di giorni e in 350 aspiranti Fantozzi si sono già aggiudicati un posto.

Ne rimangono altrettanti, perché quest’anno, quinta edizione della prova “amatoriale e demenziale a velocità moderata”, come la definiscono gli organizzatori, si punta a una squadrone di 700 ciclisti. Requisiti stringenti per partecipare: «Essere Fantozzi dentro, fino al midollo», sorride serio l’ideatore, Mauro Bresciani, alias Biciclettaio matto, dal nome del suo negozio di biciclette a Desenzano, grande fan del ragioniere. Partita nel 2013 con ottanta partecipanti, oggi la Coppa Cobram del Garda è un evento che richiama da tutta Italia centinaia di nostalgici con la voglia di non prendersi troppo sul serio. E alle spalle ha una macchina organizzativa bel oliata, con l’associazione “Pedali lei?” e l’agenzia Shots.it.

«Usiamo l'irona per diffondere l’utilizzo della bici, è questo il nostro obiettivo – spiega Bresciani, che in occasione della Cobram vestirà i panni del visconte – E la formula funziona, gli iscritti raddoppiano da un’edizione all’altra». Oltre appunto a vantare un’indole prettamente fantozziana, per partecipare serve dotarsi di una bicicletta vintage e di un abbigliamento consono, che rimandi a personaggi o scene tratte dal film. C’è un “dress code”, insomma, che prevede ci si metta in sella solo vestiti da Filini, Mariangela, Pina, signorina Silvani e compagnia cantando. Oppure con indosso qualcosa di liberamente ispirato alle tragiche disavventure del ragioniere. Come ha fatto per esempio Cristian Belotti del team “Tiri lei, coglionazzo”, che l’anno scorso si è aggiudicato il primo premio pedalando dentro una tuta da sci, con gli sci in spalla, ricordando Fantozzi che affronta le gite estive in montagna con giacche a vento, guanti e scafandro anti-vento.

La carovana degli sfidanti, si diceva, partirà come sempre dalla piazza centrale di Desenzano. Si farà colazione tutti insieme e ci si darà lo sprint trangugiando la «bomba», la magica bevanda doping artigianale che nello specifico consisterà in un intruglio di Campari e ingredienti top secret. Essenziale per potersi arrampicare sul famigerato picco del diavolo. Pronti, via. Per la quinta Coppa Cobram si andrà in direzione Parco di Pozzolengo (l’immancabile carro funebre non perderà mai di vista il serpentone), dove non mancherà una tappa culinaria alla “Trattoria del curvone”. La gara terminerà in spiaggia, al porto di Rivoltella, con una festa fino a sera. A vincere la sfida tutta da ridere - il premio però sarà serio, una bicicletta costruita dal Biciclettaio matto - non sarà ovviamente chi arriva primo. «Sarà il più stupido», promettono gli organizzatori. Vincerà chi per un giorno avrà interpretato il miglior Fantozzi.