Caffaro, da Roma via libera alla bonifica

Approvato il piano presentato nel 2019 dal commissario straordinario. Il ministro Sergio Costa: "È un gran giorno per Brescia"

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di Federica Pacella

Un passo in avanti per la bonifica del sito industriale Caffaro di via Milano. È arrivata l’approvazione del Progetto operativo per la bonifica e messa in sicurezza dello stabilimento da parte del Ministero dell’Ambiente. "Un grande giorno per tutti i bambini, le donne e gli uomini di Brescia e dell’intero territorio che per troppo anni, forse decenni, hanno atteso questo importante risultato – ha spiegato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – è ora che la “Leonessa d’Italia“ ritorni a ruggire, adesso avanti tutta con la bonifica".

L’approvazione ufficiale era attesa dal 20 luglio, giorno della conferenza decisoria sul Pob, presentato dal commissario straordinario Roberto Moreni a giugno 2019. L’obiettivo è aprire i cantieri entro il 2022, per rispettare la scadenza del 31 dicembre 2021 indicata dal Cipe per l’uso di oltre 70 milioni di euro di fondi europei. "La bonifica di Caffaro è una delle cose che misura la credibilità di uno Stato", rimarca il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut. Un Tavolo tecnico territoriale coordinato da Regione e composto da commissario straordinario, Comune, Provincia, Ats Brescia ed Arpa Lombardia, seguirà l’esecuzione delle attività del progetto di bonifica. "Un grande risultato, frutto di cinque anni di duro lavoro del Comune di Brescia, del commissario Roberto Moreni e del Governo – commenta il sindaco Emilio Del Bono – è un giorno felice, ora possiamo dedicarci al progetto esecutivo e poi alla firma dell’accordo di programma. È un messaggio di grande fiducia nel futuro". Plauso anche dall’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo: "Ora può prendere concretamente il via il risanamento dell’area. Siamo soddisfatti di questo risultato, frutto del lavoro tra gli enti locali ed il Ministero. Regione Lombardia in questi mesi ha lavorato per creare tutte le condizioni che hanno potuto portare a questa firma".