"Mi ha violentata per un’ora". Ma il dna smentisce l’anziana

Brescia, scarcerato il giovane vicino di casa accusato di abusi

I campioni di dna esaminati tre volte

I campioni di dna esaminati tre volte

Brescia, 15 novembre 2016 - La vicenda aveva sconvolto l’opinione pubblica. Ai carabinieri di Chiari una pensionata di 87 anni di Castelcovati, paese dell’ovest della provincia di Brescia, aveva denunciato di essere stata aggredita violentata nel suo letto dal vicino di casa. In carcere lo scorso 6 ottobre era quindi finito un romeno di 32 anni che ieri è tornato ad essere un uomo libero. Le tracce di dna trovate sugli indumenti intimi della donna e sulle lenzuola del letto dove sarebbe avvenuta la violenza non appartengono al romeno che comunque per l’episodio resta ancora indagato. A stabilirlo è stato l’esame scientifico svolto in sede di incidente probatorio che si è celebrato ieri in tribunale a Brescia. L’uomo ha lasciato il carcere di Pavia: nelle scorse settimane era stato trasferito da quello di Brescia dove manca la cosiddetta «sezione protetta».

«Va dato atto agli inquirenti di aver lavorato con attenzione – osserva l’avvocato Cristian Mongodi, il legale del giovane uscito dal palazzo di Giustizia di Brescia senza più le manette ai polsi –. L’esame del dna è stato richiesto dal pm ed eseguito da un proprio consulente che per tre volte ha confrontato i campioni raccolti dagli investigatori con quelli prelevati in carcere al mio assistito».

Compito della Procura di Brescia sarà ora quello di dare un nome a «Ignoto», la persona che ha lasciato le proprie tracce biologiche nell’appartamento di Castelcovati. Per la 87enne invece non c’è alcun dubbio. La scienza dice il contrario, ma lei è certa: in casa sua, la notte dell’1 ottobre, c’era proprio il trentaduenne romeno che ieri in aula è rimasto in silenzio ad ascoltare le pesanti accuse che l’anziana vicina gli ha lanciato.

«Per un’ora sono stata in balia della sua violenza – ha raccontato ieri al gip Luca Tringali ribadendo quello che aveva detto agli inquirenti al momento della denuncia –. Sono sicurissima. Lui spesso era ubriaco e avevamo avuto qualche discussione perché da casa sua arrivava sempre chiasso».