
Mattia Caldara difensore dell’Atalanta
Lisbona, 12 agosto 2020 - Le ultime ore. L’ultima leggera seduta di rifinitura al centro sportivo Pina Manique, ospiti della società locale Casa Pia, per riprovare schemi e movimenti, poi riunione tattica, pranzo, riposino e nel tardo pomeriggio il trasferimento allo stadio Da Luz. La cattedrale immensa che ospita legare casalinghe del Benfica, che apparirà spettrale nel vuoto dei suoi 90mila posti dove echeggeranno le grida dei tecnici.
Gian Piero Gasperini ha ancora un dubbio in formazione, in difesa, tra Mattia Caldara, che nelle ultime settimane ha fatto molto bene contro clienti difficili come Ibrahimovic e Lukaku, ed il più esperto Jose’ Luis Palomino.
L’argentino aveva già disputato la Champions nel 2016 con i bulgari del Ludogorets e ha inanellato sei presenze in questa edizione. Anche se nelle ultime settimane è stato rallentato da problemi muscolari agli adduttori.
Per questo dovrebbe spuntarla Caldara, toccherà a lui (impiegati nella doppia sfida contro il Valencia) occuparsi della bestia nera Mauro Icardi, a segno sette volte contro la Dea nei derby lombardi nerazzurri quando giocava nell’Inter. A destra Hateboer, più offensivo, sembra favorito su Castagne, più difensivo, per la ragione opposta Pasalic è favorito su Malinovskyi, più efficace in attacco meno in copertura.
Dea che si schiererà con un 3-4-2-1 con Zapata unica punta e alle spalle Gomez e Pasalic. Muriel sarà la carta da giocare nella ripresa, insieme a Malinovskyi. Per la marcatura del temuto Neymar pronta una specie di gabbia ‘mobile’, con il mediano olandese De Roon che lo francobollera’ dalla metà campo in giù fino all’area dove poi ci saranno i difensori a raddoppiarlo.