L’Atalanta saluta Lukas Vorlicky, il talento di cristallo torna a Praga

Il 22enne gioiello ceco, tre presenze in A, cinque anni fa era considerato l’erede di Ilicic, poi un grave infortunio al ginocchio lo ha frenato

A destra Lukas Vorlicky, il 22enne ceco talento dell'Atalanta

A destra Lukas Vorlicky, il 22enne ceco talento dell'Atalanta

Bergamo, 6 febbraio 2024 – L’Atalanta saluta il fragile talento ceco Lukas Vorlicky che torna in patria, nello Slavia Praga, per provare a ripartire e a costruire a 22 anni una carriera finora nemmeno iniziata, frenata da troppi infortuni. Le vicissitudini sfortunate in cui è incappato il giovane attaccante hanno tarpato le ali a questo talento cristallino classe 2002. Un talento vero, ma, se si può considerare così, anche di cristallo.

Le somiglianze con Roberto Baggio

La storia di Vorlicky, per certi versi, somiglia molto a quella di Roberto Baggio, un altro talento che, a causa delle ginocchia fragili, a 18 anni rischiò di appendere le scarpette al chiodo. Come accaduto a Vorlicky, un gioiello che gli addetti ai lavori, intorno al 2018 o 2019, definivano il ‘nuovo Ilicic’.

Erano gli anni in cui lo sloveno era il genio della Dea che volava in Champions e nel settore giovanile scalpitavano due suoi potenziali eredi: il 2000 Kulusevski, oggi al Tottenham, e il 2002 Vorlicky, l’altro predestinato.

L’Atalanta aveva portato a Bergamo Vorlicky appena 15enne, nel 2017, prelevandolo dalla Zbrojovka Brno dove militava e strappandolo alla concorrenza dei settori giovanili delle big di mezza Europa.

La sua strada sembrava tutta in discesa: un paio di stagioni da fenomeno nelle under 16 e under 17 e la promozione appena 17enne nella Primavera campione d’Italia, con le prime apparizioni anche in prima squadra, lanciato da Gasperini nelle amichevoli nell’estate 2019.

L’infortunio nel 2019 e gli interventi chirurgici 

Talento, gol, giocate, la vittoria della Supercoppa Primavera, poi nell’autunno 2019 un gravissimo infortunio al legamento crociato del ginocchio a interrompere la scalata verso la prima squadra. È l’inizio di un lungo tunnel: un anno e mezzo fuori a cavallo della pandemia, un rientro con continui “stop and gol” per nuovi problemi al ginocchio a costringerlo a lunghe soste e nuove operazioni.

In tre anni e mezzo con la Primavera, giocando anche da fuori quota, ha messo insieme appena 24 presenze, con 7 gol. Poi lo scorso anno l’illusorio spiraglio di luce: Gasperini nella sosta per i Mondiali lo ha aggregato alla prima squadra, facendolo esordire in serie A a 21 anni, utilizzandolo tre volte nel giro di un mese contro Lecce e Udinese in casa e a San Siro contro il Milan per una ventina di minuti.

Sembrava un nuovo inizio e invece il solito ginocchio lo ha costretto a fermarsi a fine febbraio, prima di un nuovo intervento chirurgico estivo di ‘pulizia’ al ginocchio. Da allora Vorlicky non ha più giocato, sparendo dai radar. Ora il ritorno in patria, allo Slavia Praga, con una valigia zeppa di rimpianti per quei tanti infortuni che hanno frenato un’ascesa promettente.

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