
Tifosi dell'Atalanta in trasferta
Bergamo, 15 maggio 2019 - Un vero esodo. Senza scomodare paragoni biblici. Bergamo si è svuotata per la sua Dea. 21mila supporters atalantini stasera coloreranno di nerazzurro la metà dello stadio Olimpico di Roma per la finale di Coppa Italia contro la Lazio. Soppiantando i tradizionali colori giallorossi in curva Sud dove saranno interamente esauriti i 7500 posti occupati dal cuore più caldo del tifo atalantino. Esauriti dalla tifoseria orobica anche gli oltre 5000 posti riservati nei Distinti. Gli altri novemila bergamaschi saranno quasi interamente concentrati nella tribuna Montemario. Metà stadio nerazzurro.
Anche se l’Atalanta gioca a 600 chilometri da casa. Da ieri pomeriggio il grosso del popolo atalantino si è mosso con i treni e con gli oltre 120 bus organizzati dai club più importanti, dal Club Amici Atalanta al Chei de la Coriera. Gli ultras della Nord hanno invece scelto un complicato viaggio in treno, con partenza all’alba. Molti invece hanno scelto di raggiungere Roma con la propria auto. E già dal pomeriggio di ieri sui social hanno cominciato a fioccare foto e selfie di tifosi atalantini in viaggio nelle stazioni di Milano e di Roma o in centro a visitare le bellezze della città eterna.
Ma sarà una giornata speciale e una serata unica anche per chi è rimasto in città dove molti balconi sono già addobbati con palloncini nerazzurri e con sciarpe o bandiere legate alle ringhiere. Diversi bar e ristoranti che resteranno aperti fino a tardi, sperando nei brindisi post gara.
E poi ci sono i maxi schermi. Il comune di Bergamo ne ha allestito uno enorme da 8 metri per 5 nella centralissima piazza Vittorio Veneto dove sono attesi circa tremila bergamaschi. Ma anche diversi comuni in provincia, come Clusone (comune di nascita del presidente Percassi), hanno allestito maxi schermi in piazza. È tutto pronto per una notte indimenticabile, per una festa che Bergamo aspetta dal 1963. E qualcuno confida nella cabala. La Dea, fondata nel 1907, ha vinto la sua unica Coppa Italia dopo 56 anni di storia. E da quel 1963 sono trascorsi altri 56 anni