Yara, il pg in Cassazione: "Bossetti resti in carcere, rischio reiterazione"

Lo ha sottolineato il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giuseppe Corasaniti nella sua requisitoria. La Cassazione aveva già detto 'no' alla prima richiesta di scarcerazione SCHEDA - FOTO - VIDEO

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Milano, 7 luglio 2015 - In Cassazione si decide sulla richiesta di scarcerazione avanzata dai difensori di Massimo Giuseppe Bossetti, sotto processo in Corte d'Assise a Bergamo. L'operaio accusato di aver ucciso la tredicenne Yara Gambirasio, deve rimanere in carcere perché «esiste ancora il rischio di reiterazione del reato». Lo ha sottolineato il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giuseppe Corasaniti nella sua requisitoria, appena conclusa, davanti alla I Sezione penale della Suprema Corte. I legali di Bossetti hanno invece chiesto la scarcerazione del loro assistito che è sotto processo innanzi alla Corte d'Assise di Bergamo.

A rendere nota la richiesta del Pg di «rigetto» del ricorso della difesa di Bossetti è stato l'avvocato Claudio Salvagni. Ad avviso del Pg, secondo quanto ha riferito Salvagni, Bossetti «è ancora pericoloso». Il rischio di reiterazione del reato è lo stesso in base al quale, lo scorso 25 febbraio, la Cassazione aveva già detto 'no' alla prima richiesta di scarcerazione di Bossetti presentata alla Suprema Corte. L'avvocato Salvagni ha inoltre spiegato che questa nuova istanza è stata presentata perché all'udienza del 25 febbraio «non era stata valutata la questione del dna mitocondriale».  La difesa di Bossetti aveva deciso di ricorrere in Cassazione dopo l'ordinanza del Riesame di Brescia che, il 10 marzo scorso, aveva confermato il 'no' del gip di Bergamo alla richiesta di revoca della misura cautelare in carcere.

La decisione della Suprema Corte si conoscerà entro la serata o nella giornata di domani. La prossima udienza, per Bossetti, innanzi alla Corte d'Assise di Bergamo, è fissata per il 17 luglio. Yara Gambirasio, la ragazzina tredicenne di Brembate, scomparve il 26 novembre 2010 e il suo corpo venne ritrovato solo il 26 febbraio 2011.