Verità, giustizia, sicurezza Parole d’ordine del ricordo

Caravaggio e Capralba commemorano la strage ferroviaria di Pioltello. Sindaci e familiari depongono fiori e chiedono che sia fatta piena luce

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di Francesco Donadoni

Fa freddo. Un freddo che penetra nelle ossa. Sono le 6, stazione di Capralba. Iniziano qui le celebrazioni, con la deposizione di un fiore. Una delle tre vittime, Giuseppina Pirri, viveva in questo paese bassaiolo della provincia di Cremona. Piu tardi i sindaci si dirigono a Caravaggio, sullo stesso convoglio che quattro anni fa deragliò a Pioltello. Anche qui in stazione, dove ci sono due pietre d’inciampo dedicate alle vittime della città, Ida Milanesi e Pierangela Tadini, il sindaco Claudio Bolandrini insieme al collega di Capralba Damiano Cattaneo, depone rose bianche. Pochi i presenti per via del Covid. Per le famiglie delle vittime c’erano Marco e Valentina Tagliaferri, marito e figlia di Ida Milanesi, e per Pierangela la mamma, il papà e la sorella Mara.

"Continueremo a chiedere verità, giustizia e sicurezza per chi viaggia in treno", è il messaggio lanciato dai sindaci della tratta Cremona-Treviglio nel quarto anniversario dell’incidente ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018, quando il regionale Cremona-Milano carico di pendolari, poco prima delle 7, deragliò provocando la morte delle tre donne e il ferimento grave di un centinaio di pendolari. Dopo il ricordo alla stazione di Caravaggio, alle 8.30 si è tenuta una messa di suffragio celebrata dal parroco Giansante Fusa Imperatore, cui ha partecipato anche la famiglia di Pierangela Tadini. Alla messa erano presenti oltre al sindaco Bolandrini, la collega di Brignano, Beatrice Bolandrini, sorella di Claudio; Damiano Cattaneo; Stefania Bonaldi, primo cittadino di Crema; Pietro Fiori, sindaco di Castelleone; Diego Vairani, sindaco di Soresina.

Alle 9.15 i sindaci e i familiari si sono ritrovati davanti al cippo alla memoria delle tre vittime in largo Cavenaghi. Qui Valentina Tagliaferri ha deposto dei fiori. "Siamo qui a ricordare quelli che viaggiavano su quel treno che sono rimasti feriti nell’anima oltre che nel corpo e chiedono come ogni anno e con loro non ci stancheremo mai di chiedere sia fatta piena luce sulle responsabilità su quanto accaduto e sicurezza per i pendolari", il messaggio di Bolandrini e Cattaneo.

Sul fronte giudiziario è stato rinviato, per un impedimento del giudice, il processo milanese . Nella prima udienza, il 21 ottobre, si erano riproposte come parti civili alcune associazioni, tra cui quella delle vittime della strage di Viareggio, escluse in udienza preliminare. Dal processo era stata stralciata la posizione di uno dei 10 imputati che insiste per patteggiare 4 anni, 6 mesi in più rispetto alla pena di 3 anni e mezzo ritenuta incongrua e quindi respinta dal gup. Sono altri 9 gli imputati, tra cui RFI, che è anche responsabile civile, l’ex ad Maurizio Gentile e altri ex dirigenti, dipendenti e tecnici. Si torna in aula l’8 febbraio.