Valcamonica in lutto "Si è spenta la nostra stella più luminosa"

Il ricordo dell’ex azzurra Elena Fanchini morta a soli 37 anni

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di Milla Prandelli

PIANCAMUNO

La Valcamonica ha perso una delle sue stelle più luminose: Elena Fanchini, 37 anni, atleta olimpionica e campionessa di sci. La giovane mamma, ritiratasi dalle gare nel 2020, ha fallito la sua ultima gara: quella contro il tumore all’intestino che aveva sconfitto nel 2018, dopo 10 mesi di dolorose cure e che si era ripresentato questa estate, diventando sempre più aggressivo. A lei la collega e grande amica bergamasca Sofia Goggia lo scorso 20 gennaio ha dedicato la vittoria a Cortina, urlando: "Elly questo è per te"!.

Vicino a Elena, quando ieri è spirata nella sua casa di Solato di Piancamuno, c’erano i volti delle sorelle Nadia e Sabrina, anche loro sciatrici di alto livello, dei genitori, del marito, e del resto della famiglia, che subito dopo si è chiusa nel proprio dolore. La campionessa era stata messa sugli sci a pochi anni di età, dopo essere nata a Montecampione, in località San Maurizio.

"Ho seguito Elena, Nadia e Sabrina sin da quando erano tre cucciole – ha spiegato il presidente del Comitato Regionale sci Franco Zecchini – e non le ho mai lasciate. Ieri sera ero a Ponte di Legno per una qualificazione agli italiani. Stavo aspettando Sabrina, che è la nostra responsabile regionale per la categoria "Children". Non è arrivata. Mi ha avvisato con un messaggio che "Elly ha avuto qualche problema". Purtroppo la svolta non è stata positiva. Elena l’ho conosciuta nel 1999 e con me è cresciuta. Perdo un affetto vero".

Nel giro di pochi minuti la notizia della scomparsa dell’atleta camuna, che tantissimi ricordano non solo per le sue vittorie ma perché lavorava nel bar di famiglia alla piazzetta di Montecampione. Nonostante fosse già una atleta di alto livello non aveva paura di mettersi al bancone con le sorelle. A caratterizzarla erano il sorriso e la gentilezza. Perché Elena era una donna buona, che rappresentava il meglio dello sport e della brescianità, a cui ha sempre tributato amore e rispetto. "Non ho parole. Ho una tristezza infinita nel cuore – rimarca l’ex sciatrice Nicoletta Merighetti, che col marito Silvano Sorio gestisce gli impianti della Val Palot: a pochissimi chilometri in linea d’aria da casa di Elena- Qualche giorno fa ho visto Enrico Serioli, presidente dello sci club Rongai, il primo Club di Elena e delle sue sorelle. Mi ha rassicurato sul fatto che fosse a casa. Lunedì sono state in Valpalot Nadia e Sabrina coi loro bimbi ma non ho avuto coraggio di chiedere. Il nostro mondo, quello dello sci, oggi è devastato. Domenica, qui in Val Palot, abbiamo in programma la gara organizzata dal Rongai. Doveva essere una festa, diverrà una commemorazione". Non sono mancati il ricordo e il dolore dei sindaci di Artogne Barbara Bonicelli e di Pinacamuno Giorgio Ramazzini. Entrambi conoscevano molto bene Elena: "Siamo storditi e increduli- hanno detto i due primi cittadini – tutti noi abbiamo sperato nel miracolo fino alla fine. Stringiamo i famigliari di Elena nell’ideale abbraccio dei nostri paesi e delle loro località "