"Straziante discesa nel baratro Ringraziamo chi ci sta vicino"

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TARTANO (Sondrio)

"La morte di nostro figlio Samuele è devastante per tutti noi, ogni giorno che passa dopo quel terribile sabato 9 settembre è una straziante discesa in un baratro senza fine e leggiamo smarrimento negli occhi delle persone che incontriamo, consapevoli di non sapere cosa fare per aiutarci". Sono parole di un dolore insanabile quelle scritte dai genitori di Samuele Vairetti, l’imprenditore di 29 anni di Talamona, morto in un infortunio sul lavoro avvenuto in un cantiere nei boschi di Tartano. "In quei tristi e disperati giorni – proseguono - non c’è stato un solo attimo in cui siamo stati soli: dai nostri familiari e parenti più stretti agli amici più cari, dai conoscenti a persone che sanno appena chi siamo. Un fiume umano ha visitato la nostra casa dandoci un segno forte di vicinanza e di disperazione condivisa. Attraverso queste poche righe vogliamo ringraziare tutte queste persone. Non solo: vogliamo ringraziare anche tutte le persone che ci hanno nel cuore e che non sono riuscite a venire da noi. Lo capiamo, non era affatto semplice. A tutti un ringraziamento che viene dal profondo del nostro cuore ferito e un abbraccio speciale alle persone nella vita hanno dovuto attraversare il nostro stesso dolore". Vairetti, padre di un bimbo di soli sei mesi, solo un mese fa aveva aperto con il fratello l’impresa Vairoforest, ed era al suo primo cantiere. A tradirlo, è stato il carrello utilizzato per la teleferica, che lo ha colpito alla testa. Per sapere cosa è accaduto in quegli attimi occorreranno mesi, l’esito di una ricostruzione tecnica e di una indagine, ma intanto rimane per i genitori e tutti i suoi affetti un vuoto impossibile da colmare.