Bloccarono la statale per protesta, graziati i 20 sindaci della Valle Brembana

I primi cittadini non dovranno pagare sanzioni per il corteo in difesa dell'ospedale di San Govanni Bianco

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San Giovanni Bianco (Bergamo) - Niente multe. I 20 sindaci della Valle Brembana che il 7 agosto 2021, in periodo di restrizione Covid, parteciparono al corteo a difesa dell’ospedale di San Giovanni Bianco e del mantenimento dei servizi principali, non dovranno pagare sanzioni amministrative (da mille a 4mila euro) per aver bloccato la viabilità sulla statale, all’altezza del Ponte Nuovo.

L’ha deciso la Prefettura di Bergamo comunicandolo ai primi cittadini. "La partecipazione in veste ufficiale al corteo, organizzato dal Comitato pro ospedale - si legge nella motivazione con cui il caso è stato archiviato - mirava a enfatizzare la vicinanza dell’amministratore locale alle esigenze assistenziali dei pazienti che necessitano di cure immediate e fungere da garanzia in merito al carattere pacifico delle condotte dei manifestanti e quindi a dissuadere eventuali soggetti facinorosi dalla partecipazione strumentale alla manifestazione".

Il corteo era partito dal piazzale della stazione, aveva raggiunto l’attuale statale, fermandosi all’altezza del Ponte Nuovo. Quindi, di fatto, bloccando la viabilità. C’erano stati alcuni momenti di tensione, finchè la maggior parte dei sindaci aveva poi proseguito fino all’ospedale, dove, solo in un secondo tempo, erano stati raggiunti dal resto del corteo di amministratori e cittadini. Una ventina i sindaci a cui venne inviato il verbale, ai quali si aggiunsero una decina di cittadini (in attesa di sapere la loro sorte).

Numerose le manifestazioni di solidarietà nei confronti dei sindaci e dei partecipanti alla manifestazione. "Come amministratori era importante esserci in quella occasione - spiega il sindaco di Isola di Fondra, Carletto Forchini - Le sanzioni sarebbero state assurde: eravamo lì a rappresentare quelle che erano le giuste istanze di una valle intera, dei cittadini che noi rappresentiamo. La decisione della prefettura è sicuramente di buon senso, anche perchè il nostro comportamento è stato corretto".