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Bergamo, 26 aprile 2016 - Dalla cultura della segretezza alla cultura della sicurezza partecipata. L'intelligence prosegue il suo confronto con il mondo delle universita' per leggere scenari e fronteggiare insieme le nuove sfide del nostro tempo. Venerdi' 29 aprile alle 11 nell'Aula Magna dell'Universita' di Bergamo, gli 007 italiani incontreranno gli studenti universitari nella tappa numero 24 del roadshow 'Intelligence live' che da ottobre 2013 vede il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica dialogare con i giovani nei principali atenei nazionali: ai giovani, i Servizi segreti 3.0 raccontano chi sono e cosa fanno, avviando percorsi culturali condivisi.
Ad aprire i lavori, i saluti introduttivi del Rettore dell'Universita' degli Studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini. Il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, interverra' sul tema 'Per una nuova intelligence". A seguire, il professor Michele Brunelli, del Dipartimento di Lettere, Filosofia e comunicazione riflettera' sul tema "Ci rivedremo a Dabiq'. L'Europa e lo Stato islamico dopo Parigi e Bruxelles: alla ricerca di una strategia comune" mentre Paolo Scotto di Castelbianco, direttore della Scuola di formazione del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, nella sua conversazione dal titolo "Intelligence... conosciamola meglio", rispondera' alle domande degli studenti. Il sottosegretario Marco Minniti, Autorita' delegata per la sicurezza della Repubblica, traccera' infine un'analisi delle questioni che riguardano la sicurezza nazionale, indicando nel suo intervento dal titolo "Nuove sfide e ruolo dell'intelligence" le priorita' del comparto e la profondita' strategica della sua mission per la difesa degli interessi nazionali. (Fonte AGI)