Rogo distrusse la pizzeria Gestore nei guai

Secondo la Procura fu il titolare ad appiccarlo. Al processo lo nega

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L’incendio che distrusse la pizzeria d’asporto "Spacca Napoli" di via Monte Grappa, a Romano di Lombardia, è dell’8 agosto 2017. Ingenti i danni che un perito ha calcolato in 107 mila euro. Il locale (che è di proprietà di altra persona) è ancora un ammasso di detriti. Per quell’incendio, doloso per l’accusa (ma il movente non è chiaro), è a processo l’allora gestore, M.M. di Napoli, 48, anni, residente ad Afragola, assistito dall’avvocato Giovanni Conti. I fatti. Per la Procura, l’imputato quella sera entrò nel locale di notte e dopo aver versato benzina andava fuoco originando una vera esplosione in cui lo stesso imputato rimase ferito con lesioni multiple. Si risvegliò, come ha raccontato ieri mattina in tribunale, all’ospedale di Verona. L’imputato durante il suo esame ha raccontato cosa avvenne quella sera. Era tornato alla pizzeria in auto per preparare qualche stuzzichino per suo fratello e amici. "Mi sono avvicinato alla porta del retro e ho notato che la serranda era divelta. Mi sono insospettito, mi sono avvicinato e ho notato le fiamme. A quel punto sono risalito in auto e ho raggiunto mio fratello che ha chiamato i soccorsi. Mi sono svegliato all’ospedale". II locale era assicurato, ma l’imputato non ha mai richiesto risarcimento all’assicurazione. Un punto sul quale hanno insistito il giudice, Francesca Mazza e il pm. Come mai? "Ma non so", la risposta dell’imputato. Un processo dove peseranno le relazioni dei consulenti di parte, ascoltati ieri. Potrebbe esserci la mano di una terza persona? F.D.