Rogno, fuga dal posto di blocco: si schianta. Muore a 27 anni, feriti i suoi amici

All’alba fa inversione di marcia alla vista dei carabinieri: impatto devastante e l’auto si ribalta

L'auto ribaltata dopo l'incidente. Nel riquadro, la vittima

L'auto ribaltata dopo l'incidente. Nel riquadro, la vittima

Rogno (Bergamo), 10 febbraio 2020 - Da lontano hanno visto delle luci: un controllo dei carabinieri. E improvvisamente è arrivata la decisione fatale, quella di fare inversione di marcia per evitare il posto di blocco. Poche decine di metri dopo, lo schianto. Tremendo, violentissimo, di quelli che non lasciano scampo.

Il bilancio del tragico incidente stradale accaduto attorno alle 5.10 di domenica a Rogno, nella Bergamasca, è pesante. Un morto di 27 anni e tre feriti di 18, 20 e 21 anni, di cui due fratelli: tutti residenti in Valle Camonica, nel Bresciano. La vittima si chiamava Matteo Simonetti ed era di Capo di Ponte: un centro della media valle. Con ogni probabilità lui e gli amici erano scesi verso il Sebino per trascorrere la serata in un locale. Alla guida della sua auto, un’Alfa Mito, c’era lui, il più grande della compagnia. Il quartetto probabilmente stava facendo ritorno a casa quando si è trovato di fronte i lampeggianti dei carabinieri. L’autista ha così deciso di cambiare direzione e andare verso lago d’Iseo, nel probabile tentativo di allontanarsi dalle forze dell’ordine, appostate vicino alla zona industriale del paese a cavallo tra le province di Brescia e di Bergamo, dove ci sono locali aperti anche fino a tarda notte. Nello schianto l’Alfa è stata distrutta: dopo avere strisciato contro il guardrail è finita contro un blocco di granito e poi addosso a un palo della luce, finendo ribaltata in mezzo alla carreggiata.

Per Matteo Simonetti non c’è stato nulla da fare. Quando volontari, infermieri e medici del 118 sono arrivati il giovane era già morto. Uno dei suoi tre passeggeri, tutti della zona tra Esine e Capo di Ponte, è stato portato a Brescia in eliambulanza. È gravissimo e la sua prognosi è riservata. Gli altri due sono ricoverati a Esine e Lovere.Spetterà ora alla polizia stradale di Bergamo ricostruire quanto successo e capire se davvero i giovani abbiano cercato di evitare il controllo. L’autopsia sul cadavere permetterà di capire se abbia assunto alcol o droghe. Sul posto sono arrivati, oltre ai poliziotti anche i colleghi dell’Arma delle Compagnie di Breno e Clusone. I testimoni hanno spiegato che il rumore dell’incidente è stato fortissimo e che quando sono scesi c’era solo l’auto incidentata. Con ogni probabilità i carabinieri impegnati nel posto di blocco quando si sono resi conto dell’inversione di marcia non hanno fatto a tempo a salire sull’auto e a mettersi in cerca dei fuggiaschi. L’incidente è accaduto in pochi secondi da quando la Mito ha cambiato direzione. Sul posto è stato anche il sindaco di Rogno, Cristian Molinari, per capire che cosa fosse accaduto: "Quello di domenica è stato il risveglio peggiore per la nostra comunità. Penso che sia il momento del silenzio e del dolore della famiglia a cui vanno le mie più sentite condoglianze". Mentre sui social già iniziavano i primi, feroci, commenti all’indirizzo dei feriti e del morto, a ricordarne la semplicità e la passione per la boxe sono stati invece gli amici dell’associazione sportiva locale.