Dalmine, la mozione che infiamma: spazi solo agli 'anticomunisti'

Presidio di protesta fuori dal municipio durante il Consiglio comunale. Ma il documento passa: opposizione pronta a impugnarlo

Il presidio a Dalmine davanti al municipio

Il presidio a Dalmine davanti al municipio

Dalmine (Bergamo), 29 settembre 2020 - Niente spazi pubblici - piazze, sale - a chi non firma una dichiarazione "di rispetto della Costituzione Italiana e di condanna di tutti i regimi e di tutte le ideologie ispirate al nazismo, al fascismo e al comunismo nonché ai radicalismi religiosi". È quanto previsto dalla mozione, approvata ieri dal consiglio comunale di Dalmine, che impegna l’assemblea a modificare il regolamento di polizia urbana. Regolamento che dal 2017, con una modifica voluta dall’allora maggioranza di centrosinistra, prevede l’obbligo di dichiararsi antifascisti per ottenere l’uso degli spazi pubblici.

La mozione è passata con il voto favorevole di tutti i gruppi della maggioranza di centrodestra. Contrari tutti i gruppi di opposizione: Partito democratico, Insieme per Dalmine e Nostra Dalmine giovani. L’approvazione è stata preceduta da un dibattito serrato ma tutto sommato pacato, in videoconferenza per le norme anti contagio. E se l’assemblea è stata, diciamo così, virtuale la protesta fuori dal municipio è stata reale. Un centinaio di persone ha raccolto l’invito di Rifondazione comunista a manifestare contro la mozione definita "della vergogna", proprio mentre era in corso il dibattito che ha visto la maggioranza di centrodestra fare leva sulle due risoluzioni dell’Unione Europea di condanna ai totalitarismi.

"Nel 2019 una risoluzione approvata dal parlamento europeo – ha detto il sindaco Bramani – equiparava nazismo, fascismo e comunismo, integrando un precedente dispositivo del 2006. Pertanto con questa mozione andiamo finalmente a subordinare l’autorizzazione di richieste di occupazione del suolo pubblico, spazi e sale di proprietà del Comune al rispetto della Costituzione Italiana a quanto raccomandato dall’Unione Europea". Un intervento, quello del sindaco, in linea con i precedenti del capogruppo della Lega Guglielmo Pellegrini e dell’assessore alla cultura e vicesindaco Gianluca Iodice, che ha aggiunto: "La nostra Costituzione è implicitamente anticomunista".

Proprio sulla condanna ai regimi e all’ideologia comunista si è incentrato il contrasto tra le parti. L’opposizione ha sostanzialmente parlato di una risoluzione anticostituzionale. L’ex sindaco Lorella Alessio ha detto che "equiparare nazismo e fascismo al comunismo è un errore storico". "Impugneremo il regolamento quando sarà modificato", ha detto Sergio Carrara (Pd).