Alzano, dimessa con una cistite: muore poco dopo a 28 anni

Dalila Bianchi di Nese era stata visitata in ospedale. Mandata a casa con dolori e febbre alta, nella notte il tragico tracollo

Dalila Bianchi

Dalila Bianchi

Bergamo - Non si sentiva bene. Aveva anche la febbre alta. Lunedì alle 6 Dalila Bianchi, 28 anni, di Nese (Alzano Lombardo) decide di andare al Pronto soccorso del Pesenti Fenaroli di Alzano per capire la provenienza di quei sintomi. L’accompagnano i genitori. Viene visitata e, dopo gli esami, i medici riscontrano un’infezione alle vie urinarie e la dimettono. Dalila torna a casa rassicurata dal referto. Ma nella notte la situazione tracolla. La febbre persiste, i dolori lo stesso. Poco alla volta lo sguardo di Dalila si fa sempre meno presente, stretta tra le braccia della madre Monica e sotto gli occhi di papà Bruno. Verso mezzanotte di lunedì il suo cuore smette di battere. "Non eravamo preoccupati dopo la visita – racconta la sorella Valeria, la maggiore – poi nella notte ho ricevuto dai genitori la terribile notizia". Ora di Dalila rimane quel viso dolce, solare che fa da contorno all’azzurro dei suoi occhi. In paese le prime voci parlavano di aneurisma cerebrale o di embolia polmonare.

Per fare chiarezza la Procura (pm Emma Vittorio) ha aperto un fascicolo, per ora a carico di ignoti. Gli inquirenti sentiranno medici e parenti per ricostruire l’anamnesi della paziente al fine di ottenere maggior informazioni sul suo stato di salute. Verranno acquisite le cartelle cliniche ed è stata disposta per oggi l’autopsia. La famiglia ha deciso di rivolgersi a un legale, l’avvocato Benedetto Maria Bonomo. Nel frattempo l’Ats Bergamo Est, cui fa capo l’ospedale di Alzano, fa sapere di "essere a completa disposizione degli inquirenti per ogni approfondimento". "Dalila era una ragazza sprintosa", capace, caparbia". Così la descrive la sorella Valeria. Da quasi 7 anni lavoravano al bar Enjoy di via Europa, ad Alzano insieme all’altra sorella, Roberta, di 31 anni. Dalila aveva due grandi passioni. Una era la pallavolo (aveva giocato in serie D), l’altra la Juventus.

Su Facebook appare immortalata con la maglia dell’ex idolo bianconero Paul Pogba. Accanto alle passioni sportive sognava anche di costruire una famiglia. La terribile notizia in breve ha fatto il giro del paese, dei social. Come dimostrano i tantissimi messaggi di cordoglio. "Penso non ci sia molto da dire in questo momento. Solo grazie, grazie per i momenti passati insieme – scrive una compagna di pallavolo – Tutti gli allenamenti e le partite insieme saranno bellissimi ricordi che resteranno impressi nella mia mente e nel mio cuore". "Fai buon viaggio Dalila… Dai la forza a tutte le persone che ti hanno voluto bene di trovare un senso a tutto ciò", si legge in un altro post.